Dollaro a massimi da sei anni su yen, leggero recupero della sterlina

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A cura di Antonio Arricale In apertura di seduta, ieri, sulla piazza Usa il biglietto verde è balzato al record degli ultimi sei anni sullo yen, mentre l’indice sulle principali controparti ponderate A cura di Antonio Arricale In apertura di seduta, ieri, sulla piazza Usa il biglietto verde è balzato al record degli ultimi sei anni sullo yen, mentre l’indice sulle principali controparti ponderate in base al commercio si è mantenuto sui massimi da 14 mesi. A monte della nuova accelerazione del cambio va registrato il movimento dei tassi sui governativi, spinti al rialzo dalla pubblicazione di uno studio a cura della Federal Reserve di San Francisco, secondo cui gli investitori rischiano di sottostimare il ritmo delle prossime mosse restrittive di politica monetaria. In parziale risalita dai minimi la sterlina, scivolata il giorno precedente al record negativo degli ultimi dieci mesi in risposta al crescente nervosismo che precede il referendum per l’autonomia scozzese. Il governatore di Banca d’Inghilterra Mark Carney ha intanto aperto alla possibilità di un rialzo dei tassi di interesse. Borse asiatiche Tokyo galleggia, in rosso le altre piazze Tutti segni meno tra le principali Borse asiatiche, zavorrate anche oggi dai timori per un rallentamento della ripresa globale e per un rialzo anzitempo dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Fa eccezione Tokyo, che riesce a riportare sul finale un rialzo dello 0,20% a 15.1780 punti sul Nikkei e dello 0,49% a 1.305 punti sul Topix principalmente grazie al nuovo balzo del dollaro sullo yen, che scivola così ai minimi di sei anni sulla controparte con gran sollievo per gli exporter del Sol Levante. Sempre tra le borse già chiuse Seul ha terminato in calo dello 0,33%, Taiwan dello 0,82%. In rosso anche le altre piazze asiatiche ancora in contrattazione. Jakarta sta cedendo lo 0,92%, Kuala Lumpur lo 0,27%, Bangkok lo 0,44%, Shanghai lo 0,60%. Piatta Singapore. Da rilevare una certa cautela generata da alcune dichiarazioni di Li Keqiang. Il Premier cinese ha fatto sapere che la crescita dell’offerta di moneta in Cina è stata la più lenta degli ultimi cinque mesi. Borsa Usa A Wall Street chiusura in rosso Wall Street ha chiuso la seduta in territorio negativo. L’indice Dow Jones è arretrato dello 0,57% a 17.014,45 punti, l’S&P500 ha ceduto lo 0,65% a 1.988,5 punti mentre il Nasdaq si è attestato a 4.552,29 punti in calo dello 0,87%. Tutti gli occhi erano puntati su Apple con l’attesissima presentazione del nuovo iPhone 6 e dell’iWatch. Il titolo del colosso di Cupertino ha lasciato sul parterre lo 0,87% a 98 dollari. Al Flint Center for Performing Arts di Cupertino Tim Cook, general manager di Apple, ha presentato due modelli, l’iPhone 6 uno con schermo da 4,7 pollici ed l’iPhone 6 Plus con schermo da 5,5 il quale sembra essere una concessione di Apple al mercato dei telefoni con grande schermo, i phablet. Saranno loro i prossimi protagonisti del mercato che, nel 2014, toccherà 175 milioni di unità vendute – superando quindi le vendite dei personal computer – e nel 2015 saliranno a quota 380 milioni. Le caratteristiche hardware prevedono per entrambe i modelli il nuovo processore ARM A8 a 64 bit, coprocessore di movimento M8, memoria RAM da 2 GB, schermo retina da 326 dpi e risoluzione 1334×750 pixel per l’iPhone 6 e da 401 dpi fullHD 1920×1080 per l’iPhone 6 Plus, una fotocamera da 13 megapixel e possibilità di memoria esterna da 16 a 128 GB, chip Nfc, chipset wireless LTE. Novità importante anche dai software a corredo del nuovo sistema operativo IOS 8 come la tecnologia Nfc per i pagamenti mobili, i tool di diagnostica iHealth e quelli per la gestione della casa, HomeKit. Quanto ai prezzi, negli Stati Uniti gli iPhone 6 costeranno da 199 a 399 dollari, i Plus da 299 a 499 dollari. Europa Borse europee negative, acquisti su Gemalto e Kingfisher. Giù Santander Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,5%, il Cac40 di Parigi lo 0,29%, il Ftse100 di Londra lo 0,13% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,9%. Gemalto +2,5%. Il sistema di pagamenti elettronici Apple Play, presentato ieri dal gruppo di Cupertino, utilizzerà la tecnologia NFC della società francese Vivendi +0,2%. Secondo Bloomberg il gruppo francese starebbe valutando l’acquisto dell’11% del capitale di Mediaset Premium dalla Spagnola Telefonica. Banco Santander -2%. Emilio Botin, presidente dell’istituto spagnolo, è morto nella notte a Madrid per un attacco cardiaco. TF1 -1%. L’emittente francese ha annunciato di aver avviato trattative in es clusiva per cedere la divisione di trasmissione e diffusione delle immagini OneCast al gruppo Itas. Air France-Klm -1%. La compagnia prevede di investire un miliardo di euro nella filiale Transavia. Amadeus IT Holding -1%. Air France-Klm ha ridotto la partecipazione nella società spagnola di Information Technology. Kingfisher +2,7%. Il numero uno del bricolage in Europa ha chiuso il primo semestre con un utile ante imposte di 364 milioni di sterline. Il dato è leggermente superiore alle attese (consensus 360 milioni). La società ha nominato Véronique Laury nuovo Ceo al posto di Ian Cheshire. Italia Fiat prende il volo a Piazza Affari dopo l’addio Montezemolo alla Ferrari Vola Fiat a Piazza Affari dopo l’addio di Luca Cordero di Montezemolo alla Ferrari. Il nuovo presidente del Cavallino Rampante sarà l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne. Alle 14 a Maranello, fa sapere il Lingotto in una nota, si terrà la conferenza stampa di Marchionne e Montezemolo. Il titolo Fiat sul Ftse Mib è nettamente il migliore con un progresso del 2,8% a 7,92 euro. Il Ftse Mib segna -0,26%, il Ftse Italia All-Share -0,25%, il Ftse Italia Mid Cap -0,42%, il Ftse Italia Star -0,55%. Mercati azionari europei in flessione. Ieri sera l’S&P 500 ha terminato a -0,65%, il Nasdaq Composite a -0,87%, il Dow Jones Industrial a -0,57%. I future sui principali indici USA al momento sono in calo dello 0,1-0,2 per cento. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,25%, mentre a Hong Kong l’Hang Seng segna attualmente -1,9% circa. Inizio di seduta difficile per i titoli del settore lusso/abbigliamento. In difficoltà troviamo Ferragamo (-2,7%), Geox (-1,8%) e Yoox (-1,9%): ieri il management di quest’ultima ha confermato in una presentazione le prospettive di crescita e il focus sulla redditività del gruppo. Mediaset (-2,5%) in calo nonostante le indiscrezioni di Bloomberg in base alle quali Vivendi starebbe valutando l’acquisto dell’11% del capitale di Mediaset Premium da Telefonica. Il titolo sta probabilmente correggendo il brusco movimento al rialzo visto negli ultimi minuti della seduta di ieri, con i prezzi passati da area 3,30 euro alla chiusura a 3,4180. Debole Unicredit (-0,5%): secondo il Messaggero i pretendenti alla controllata Pioneer (Santander, Cvc e Advent) starebbero ritoccando al rialzo le rispettive offerte iniziali in vista della concessione dell’esclusiva delle trattativa, prevista per il 15 settembre o poco dopo. Lieve rialzo invece per Banca MPS (+0,3%): Henri de Castries, presidente del colosso assicurativo francese Axa, ha dichiarato a Il Sole 24 Ore che la compagnia non entrerà nel patto di sindacato di Rocca Salimbeni stretto dalla Fondazione MPS con i fondi Bgt Pactual e Fintech. Dalle rilevazioni della Consob Axa risulta titolare di una quota del 2,525% del capitale della banca senese (il 2,052% dei diritti di voto).


I dati macro attesi oggi Mercoledì 10 settembre 2014 08:45 FRA Produzione industriale 09:00 SPA Produzione industriale 13:00 USA MBA richieste mutui 14:30 CA Capacità industriale 16:00 USA Scorte all’ingrosso 16:30 USA Scorte di petrolio (crude) 23:00 NZ Nuova Zelanda Annuncio Tassi