‘Dobbiamo tutto agli Hippie’, anche il padre del microchip sul palco a Vicenza

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Roma, 27 ott. (AdnKronos) – “Ho imparato molte cose nuove guardando questo lavoro… quando uno è dentro, non ha la visione a 360… come può avere uno che guarda successivamente e vede connessioni che io certamente non avevo visto…”. Non capita spesso che a elogiare uno spettacolo teatrale sul palco salga una figura leggendaria dell’innovazione mondiale. E’ accaduto ieri sera a Vicenza, con Federico Faggin, tra i padri del microchip, inventore della tecnologia touch, al termine della prima nazionale di “Dobbiamo tutto agli Hippie. Alle radici della New Economy”, per la regia di Alessio Mazzolotti, spettacolo scritto e interpretato da Roberto Bonzio.

Lo spettacolo che traccia un filo rosso tra la stagione della controcultura californiana e lo sviluppo delle tecnologie che hanno rivoluzionato la nostra vita, è una lunga carrellata fra figure eccentriche e visionarie e si conclude proprio con i ritratti di alcuni grandi innovatori italiani, da Ettore Sottsass ad Adriano Olivetti a Maria Montessori.

E proprio a Federico Faggin, vicentino d’origine trapiantato dagli anni Sessanta in California, che dopo storiche invenzioni è impegnato oggi in una battaglia ideale, per contestare l’idea diffusa a Silicon Valley che le macchine diventeranno presto più intelligenti degli esseri umani, è dedicata la chiusura dello spettacolo, proposto in una formula multimediale con grafica digitale e animazioni sullo schermo, la musica selezionata dal vivo sul palco dal dj e musicista Luca Presence Carini.

“Collegare Hippie e New Economy può sembrare un’idea bizzarra a chi non conosce le radici culturali di Silicon Valley – dice Roberto Bonzio, che da anni con il progetto Italiani di Frontiera lavora sul ponte con la culla mondiale dell’innovazione – in realtà questo spettacolo attraverso storie e aneddoti invita a riflettere su come siano i visionari capaci di sogni all’apparenza impossibili i veri protagonisti dell’innovazione. Storie e intrecci fra questi personaggi di ieri oggi più che mai sono preziose per chi deve immaginare il futuro”.

Realizzato con concept visivo, grafica e animazioni digitali di Roberta Gaito e Roberta Pirrera, “Dobbiamo tutto agli Hippie. Alle radici della New Economy” è stato coprodotto da Niuko e Interlogica. In cantiere repliche dello spettacolo a Milano e Mestre.