Dl Alluvioni, approvato alla Camera con 172 sì

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(Adnkronos) – La Camera ha approvato il dl Alluvioni con 172 sì. Nessun voto contrario e 97 astenuti.  

“Sono molto soddisfatto che l’Aula della Camera con grande senso di concretezza abbia approvato il Dl Alluvioni. Si tratta di un provvedimento fondamentale per la Nazione, composto da 39 articoli, frutto del pragmatismo del governo Meloni che fin da subito ne ha fatto una priorità”. Lo dice Mauro Rotelli, Presidente della commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici a Montecitorio, DI Fratelli d’Italia. 

“Dopo un serrato e meticoloso lavoro in Commissione, con oltre cento audizioni tra rappresentanti di categoria e delle amministrazioni, la maggioranza di governo ha dato un’importante risposta economica ai territori colpiti dalla tragica alluvione dello scorso maggio. Abbiamo infatti stanziato oltre un miliardo di euro per l’anno in corso, 750 milioni per l’anno prossimo e 841 milioni per il 2025, che insieme agli interventi per la ricostruzione superano i 4 miliardi di euro”.  

“Con la nomina del generale Figliuolo a commissario straordinario per la ricostruzione si potranno finalmente realizzare una serie di interventi urgenti a lungo attesi, superando la burocrazia e tutti quegli ostacoli che negli anni hanno impedito di realizzare tutte quelle opere a tutela del territorio e dell’ambiente, a dimostrazione di quanta attenzione e quanto ascolto nei confronti di cittadini, sindaci, associazioni e categorie professionali vi sia da parte dell’esecutivo. Attenzione per problematiche serie che affondano le loro radici anche nei tanti anni di governo della sinistra. Rimarremo concretamente al fianco dei cittadini colpiti affinché ognuno di loro possa tornare a vivere nella piena normalità”.  

“Grazie ad un ordine del giorno della Lega, approvato oggi alla Camera, anche i comuni delle Marche potranno beneficiare di tutte le misure di sostegno previste dal decreto Alluvione, e non solo quelle che riguardano la ricostruzione”, afferma in una nota è il leghista Mirco Carloni, primo firmatario dell’ordine del giorno. “Questo Odg si inserisce all’interno dell’importante iter approvativo volto a individuare misure atte a fronteggiare gli eventi alluvionali che hanno colpito in modo tragico Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Una risposta concreta alle segnalazioni dei comuni che hanno registrato ingenti danni a proprietà private, terreni agricoli e infrastrutture pubbliche, in particolare nel territorio della Regione Marche”. 

Con questo ordine del giorno, rileva, “abbiamo voluto evitare qualunque tipo di discriminazione tra i soggetti aventi diritto alle agevolazioni e ai ristori previsti dal primo decreto del Governo, per permettere a tutti, cittadini e imprese, di fronteggiare l’emergenza in cui ancora si trovano e migliorare le proprie condizioni di vita”. 

Una bocciatura arriva invece dal Pd. “Sono passati ormai tre mesi – afferma il deputato dem Andrea Gnassi – e non si è visto un euro da parte dello Stato per le popolazioni colpite. Arrivano due decreti che sono insufficienti, inadeguati, costruiti per pezzi e non con una visione, ma ancora prima ci arriviamo con quella che è stata la postura istituzionale di una maggioranza e del governo, una postura del governo e di molti, non tutti i suoi membri, improntata al doppio registro. C’è stato un proliferare di dichiarazione, di accuse tanto infondate quanto mirate per un attacco politico che nulla aveva a che fare con la ricostruzione. Non c’è nessun commissario generale che possa vincere e raggiungere obiettivi e battaglie, con un incarico di un anno. A Figliolo va la nostra stima, ma la struttura che gli si data è completamente inadeguata”. 

“Per ricavare visibilità – ha concluso Gnassi – ci asteniamo su questo decreto minimo e sufficiente e inadeguato perché pensiamo alla disperazione di chi ha perso tutto e diciamo che ci siamo e ci saremo e il nostro ruolo non è quello di acuire lo scontro politico, ma proporre soluzioni che riprenderete nei primi provvedimenti utili, che riprenderete nelle leggi di bilancio. Perché se è vero, come ha detto qualcuno che la politica è uscirne insieme di fronte alle tragedie, diventa un dovere morale. Per questo noi ci asterremo per attenerci a questo dovere morale per stare vicino all’Emilia-Romagna e incalzare, questo governo che è scappato da quella tragedia”.