Distretti industriali, export record nel 2021: +20,5%. Boom di elettrodomestici e prodotti metallurgici

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Nel terzo trimestre 2021 l’export dei distretti industriali italiani ha registrato un aumento tendenziale del 9,5%, portando il bilancio dei primi nove mesi dell’anno a +20,5%. E’ stato così raggiunto un nuovo record storico, appena sotto la soglia dei 97 miliardi di euro, il 2,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2019 quando l’export distrettuale fu pari a 94,8 miliardi. E’ quanto emerge dal monitor dei distretti industriali a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Il recupero è stato piuttosto diffuso: su un totale di 158 distretti monitorati, 98 sono oltre i livelli dei primi nove mesi del 2019. Tra le filiere distrettuali già oltre i livelli pre-pandemici spiccano la metallurgia (+31,2% rispetto ai primi nove mesi del 2019) e gli elettrodomestici (+25%), insieme agli alimentari e bevande (+14,1%), che non avevano interrotto il loro trend di crescita sui mercati esteri nemmeno nel 2020. Molto positiva anche la performance della filiera delle costruzioni e del sistema casa, con i distretti del mobile e dei prodotti e materiali da costruzione in progresso del 9,2% rispetto al 2019. La meccanica ha registrato un lieve calo (-0,7%), comunque inferiore ai competitor tedeschi (-1,8%). Segnali positivi emergono anche per il Sistema moda che ha mostrato un rimbalzo rispetto al 2020, più accentuato per i beni di consumo, in progresso del +26,2%, e più attenuato per i beni intermedi, in aumento dell’11,1%. Si tratta però di performance insufficienti per consentire il pieno recupero di quanto perso nel 2020, soprattutto per i distretti specializzati in beni intermedi (-23,2%). Tra i migliori distretti per aumento dell’export rispetto al 2019 sono presenti tutte le specializzazioni distrettuali: la filiera Metalmeccanica con i Metalli di Brescia, la Termomeccanica di Padova e la Meccanica strumentale di Bergamo, i Mezzi di Trasporto con la Nautica di Viareggio, la Camperistica della Val d’Elsa, i Ciclomotori di Bologna, le Biciclette di Padova e Vicenza, il Sistema casa con le Piastrelle di Sassuolo, gli Elettrodomestici dell’Inox Valley, il Legno e arredo di Pordenone e i Mobili imbottiti di Forlì, il Sistema moda con due poli orafi (l’Oreficeria di Arezzo e di Vicenza), l’Agroalimentare con i Vini di Langhe, Roero e Monferrato, l’Alimentare di Parma, i Dolci di Alba e Cuneo e il Caffè, le confetterie e il cioccolato Torinese.