Un potenziamento del programma Garanzia Giovani, il rifinanziamento dei dottorati in azienda, corsi per gli operatori del turismo, formazione continua per i giovani professionisti, e una Un potenziamento del programma Garanzia Giovani, il rifinanziamento dei dottorati in azienda, corsi per gli operatori del turismo, formazione continua per i giovani professionisti, e una novità assoluta, che sarà presentata dalla Giunta martedì prossimo: misure a sostegno degli espulsi dal mercato del lavoro, con uno stanziamento complessivo di 20 milioni di euro. Mentre i dati sulla disoccupazione fanno segnare nuovi record negativi in tutta Italia, con un incremento di 0,6 punti percentuali nel solo mese di novembre per la fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, la Regione Campania punta le sue ultime carte sul lavoro. E a quattro mesi dalle elezioni mette in cantiere nuovi provvedimenti. A partire dalla formazione professionale destinata a chi opera nel settore turistico e dei beni culturali, ma anche ai disoccupati di lunga durata e a quelli immediatamente disponibili allo svolgimento o alla ricerca di una attività lavorativa (se di età inferiore a 29 anni, già iscritti al programma Garanzia Giovani e inseriti nel Piano di intervento personalizzato – Pip). A questa platea molto ampia, cui si aggiungono i lavoratori in mobilità, in cassa integrazione guadagni in deroga, straordinaria e ordinaria, si rivolge un bando pubblicato a fine anno dalla Giunta regionale. Che è pronta a rifinanziare misure già sperimentate con successo nel corso del 2014, come i tirocini in azienda. “Ma la vera novità che sarà presentata ufficialmente la prossima settimana – annuncia l’assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi – è una nuova misura pensata per i soggetti che sono rimasti fuori dal mercato del Lavoro, cui destiniamo interventi per 20 milioni di euro. E intanto procediamo con Garanzia Giovani, un programma che va potenziato: si muovono in questa direzione i numerosi accordi che abbiamo sottoscritto negli ultimi mesi con ordini professionali e imprese e la task force organizzata con l’Arlas che mira a coinvolgere altri soggetti nel progetto”. Ma bastano queste misure per incidere sulla disoccupazione giovanile che in Campania ha sfondato da tempo quota 50 per cento? “Oltre a intervenire sulle politiche attive del lavoro – dice Nappi – è chiaro che abbiamo bisogno di provvedimenti del Governo che comincino a sostenere le imprese. Per produrre occupazione non bastano le regole, occorre che si torni a investire”. E a spingere gli investimenti nel suo piccolo ci sta provando la stessa Regione Campania, riproponendo una serie di bandi già sperimentati nel corso del 2014. Per commercio e artigianato, l’assessorato guidato da Vittorio Fucci ha stanziato risorse per 75 milioni di euro. Nel dettaglio, 10 milioni di euro vanno alle “reti di impresa”, per favorire la capacità innovativa e competitiva delle aggregazioni anche in un’ottica di internazionalizzazione; 27 milioni al bando “artigianato”, per innovazioni di processo e miglioramento degli standard ambientali; 30 milioni per le nuove start up; 2,2 milioni per gli artigiani, sotto forma di agevolazioni e sovvenzioni a titolo di contributo in conto capitale nella misura massima del 50 per cento della spesa ammissibile; 3,7 milioni alle imprese del commercio. “Dopo 11 anni di stasi – dice Fucci – rimettiamo in circuito risorse e iniziative per due settori vitali dell’economia campana. Abbiamo la consapevolezza che gli sforzi prodotti dalla Regione si trasformeranno in opportunità per le piccole e medie imprese, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale”.