Disimpegno connesso: le bellurie del web

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Connessione è sinonimo di liberazione da tutte le fatiche della vita o di afflizione per nuovi mali? Le azioni nel mondo connesso sono senz’altro più veloci e vantaggiose di quelle offline e non richiedono sforzi prolungati né abilità particolarmente complesse, ma Zygmunt Bauman mette in guardia dal trapiantare le concezioni del mondo fatte per l’ambiente online nel suo corrispettivo offline, prospettando danni enormi sia etici sia sociali. L’odierna iperconessione ha già mutato il nostro rapporto con l’ambiente naturale, con gli altri, con le nostre stesse idee, producendo vacuità, disimpegno, drastica caduta di attenzione, pazienza e tolleranza. Si evitano i legami del mondo connesso, che richiedono tenacia, sforzo e logorano tanto da dover essere liquidati con il ghosting – si scompare dalla circolazione – a favore di Facebook che garantisce leggerezza d’essere e protezione dalle minacce di esclusione. In rete si può sempre chattare con qualcuno, ricevere un messaggio o essere gratificati con un mi piace e si è tutti pronti a esporsi in modo universale in una democrazia grande quanto il web. Di fronte agli eventi della Grecia si sono susseguiti proclami in difesa della libertà, sovente non sapendo bene cosa si difendesse. Massimo Cacciari, di contro, si è appellato all’antico “logos che ci raccoglie insieme e ha informato di sé la storia, il destino d’Europa” e ha spiegato che l’Europa attuale costruita sulla base delle necessità economico- finanziarie non produce di per sé alcuna comunità politica. Se ad alcuni è chiaro che l’Europa per salvarsi deve cambiare, dotandosi di un vero governo, non sottoposto ai ricatti dei governi nazionali, per altri basta cliccare e connettersi per aiutare i moderni greci, che bevono ouzo e ballano sirtaki, a costruire una civiltà come quella amata da Petrarca e dagli umanisti. Si dimentica che occorrono: lungimiranza, perseveranza, forza d’animo, in disuso in tempi d’iperconnessione in cui abbondano emarginazione, egoismo, disuguaglianze. Efficace il monito di Bergoglio dall’Ecuador per preservare l’integrità dei popoli: prestare attenzione al prossimo e accoglierlo nei suoi bisogni, anche materiali, come fa Maria con gli sposi alle nozze di Cana. Per essere solidali e costruire il bene comune, bisogna iniziare dalla famiglia, ove il prossimo vive sotto lo stesso tetto e condivide concretamente vita e necessità.