Discriminazioni sul lavoro alla Fca di Pomigliano, Slai Cobas si rivolge alla Corte Europea

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Lo Slai Cobas ha «allertato» la Corte Europea sulla «non conformità con le normative europee delle sentenze della magistratura italiana in materia di diritto antidiscriminatorio sul lavoro», dopo che la Corte di Cassazione ha annullato una sentenza della Corte d’Appello di Napoli che aveva rigettato un ricorso del sindacato di base su una presunta condotta antisindacale di Fca nei confronti dei propri iscritti dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. La Corte di Cassazione ha infatti disposto un nuovo processo d’appello, sottolineando che la Corte partenopea non ha tenuto conto della normativa europea sulla discriminazione e sull’onere della prova, né avrebbe correttamente valutato il trasferimento dallo stabilimento di Pomigliano al reparto logistico Fca di Nola, dell’80% degli iscritti al sindacato di base. Nella missiva inviata alla Corte europea, gli esponenti di Slai Cobas sottolineano che la sentenza di Cassazione potrebbe «conformare la attinente giurisprudenza alla operatività della normativa di ispirazione comunitaria anche nell’ambito del diritto antidiscriminatorio nei luoghi di lavoro in ragione di convinzioni personali, libertà ideologica ed affiliazione sindacale nonché delle discriminazioni fondate sull’appartenenza sessuale, di razza, origine etnica, handicap, età, o tendenze sessuali». Dal sindacato di base, infine, annunciano per domani un attivo operaio per mettere a punto nuove iniziative specifiche.