Dipendenti sul piede di guerra: 450 lavoratori senza cassa integrazione

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Sono di nuovo sul piede di guerra i 450 ex dipendenti dell’Astir spa che chiedono la ripresa immediata dell’erogazione della cassa integrazione, sospesa da gennaio, la convocazione di un tavolo con la Regione Campania e il passaggio a “Campania ambiente e servizi spa”, società “in house” della Regione. “Ci hanno fatto firmare due volte la rinuncia al Tfr – spiegano i lavoratori – promettendoci la ripresa del pagamento degli assegni fino a novembre, con 1 milione e 400 mila che sono stati stanziati dalla Regione, hanno voluto in nostri curriculum per il passaggio a Campania Ambiente, ma dopo 3 mesi continuiamo a non trovare interlocutori, tra il curatore fallimentare di Astir spa e la Regione”. I 450 ex Astir spa chiedono il versamento del 30 per cento degli stipendi 2012, di 4 stipendi del 2013 e dei ticket relativi agli ultimi due anni. E a lanciare l’allarme alla Regione sono anche Cgil, Cisl e Uil Campania che in una nota congiunta avvertono: “Non è piu’ accettabile che le sorti di centinaia di famiglie siano sospese”. I sindacati chiedono l’intervento del presidente del Tribunale di Napoli e quello del governatore Stefano Caldoro. “Dopo diversi incontri in Regione – spiegano – e nonostante la risposta ai chiarimenti richiesti e ottenuti dalla curatela fallimentare, ad oggi non è stato ancora definito alcun percorso per garantire fino al mese di settembre la cassa integrazione in deroga ai 450 lavoratori della ex partecipata regionale e il relativo passaggio nell’holding Campania Ambiente e Servizi”.