Diffusione dell’italiano nel mondo, dopo Buenos Aires Dante guarda a Oriente

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In foto un momento dell'83mo Congresso mondiale della Società Dante Alighieri, svoltosi a Buenos Aires, per la diffusione della lingua e della cultura italiane in Italia e nel mondo

di Nicola Rivieccio

Ora Dante guarda a Oriente e al Mediterraneo così come Bari, che sarà sede dell’84° Congresso Internazionale della Società. Ad annunciarlo il presidente della Società Dante Alighieri, Andrea Riccardi a chiusura dei tre giorni del primo congresso Dante organizzato per la prima volta fuori d’Europa. Con oltre 800 delegati provenienti da tutto il mondo, l’incontro si è svolto con pieno successo nella sede dell’Uca a Buenos Aires. Momento focale del Congresso la promozione e la diffusione della lingua e della cultura italiana e la crescita e lo sviluppo delle industrie culturali italiane: editoria, cinema e audiovisivo, ristorazione e città intelligenti. I protagonisti del mondo della cultura, i giornalisti, le autorità argentine e italiane, i soci, gli studenti, gli insegnanti e i professori della comunità imprenditoriale, scientifica e culturale hanno così celebrato questo importante evento che ha ottenuto negli anni il pieno riconoscimento del Presidente della Repubblica Italiana con il suo Alto Patronato.
“L’Argentina è un senior partner della Dante – ha dichiarato il Presidente Riccardi – e il modello del progetto Cluster, che qui ha avuto successo, sarà replicato in altre regioni del mondo per costruire un dialogo continuo tra Palazzo Firenze e la rete internazionale dei nostri Comitati. Le donne e gli uomini della Dante, comunicatori, simpatici e colti – ha proseguito – incarnano il progetto di Enciclopedia Infinita, un’idea di divulgazione di alta cultura che ci impegniamo a potenziare, moltiplicando e ampliando gli spazi in italiano. È con la qualità dell’insegnamento” ha concluso “che vogliamo popolare il mondo di scuole di italiano, case della lingua come quella di Tirana e presidi letterari, cioè luoghi dove si difende e promuove la nostra lingua, non egemonica ma molto amata, anche attraverso la cultura del libro”.
I due video-saluti del presidente della Repubblica Argentina, Mauricio Macri, e del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, hanno reso concreto e tangibile, accogliendolo, il senso del titolo “Italia, Argentina, mondo: l’italiano ci unisce”, che è stato il filo conduttore dei lavori. Nel corso dei lavori sono emersi, in particolare, due aspetti chiave del rapporto tra i due Paesi: la lingua italiana e il suo futuro in Argentina e le affinità elettive tra Dante e Borges. Ricordando Borges, Maria Kodama ha commentato: “Il libro ha una doppia funzione, perché leggendo conosciamo mondi diversi e impariamo a conoscere meglio il nostro, rispecchiandoci nei personaggi dei grandi autor”. Così è stato idealmente introdotto il video dell’intervista ad Andrea Camilleri, in collaborazione con Rai Teche, proiettato in anteprima per i congressisti e accolto da un lungo applauso di simpatia per uno degli autori italiani più conosciuti e amati nel mondo. In occasione del Congresso, inaugurata dal presidente Riccardi a Rosario la mostra Lucio Fontana. Los orígenes, presso il Museo Municipal de Bellas Artes Juan B. Castagnino, in Avenida Pellegrini 2202 nella città di origine del grande artista italo-argentino.
La Società Dante Alighieri è un’istituzione di 130 anni fa, con 122.000 membri in tutto il mondo, 60.000 dei quali sono studenti. È rappresentata da 482 comitati presenti in 80 paesi. Offre 8.700 corsi di lingua e cultura italiana in tutto il mondo, con 350 centri di certificazione. L’Argentina è il paese che ospita il maggior numero di comitati Dante Alighieri nel mondo.