Diffusione della banda ultralarga, Campania ai vertici nazionali

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La Commissione Europea ha proposto di istituire il nuovissimo programma Europa digitale e di investire 9,2 miliardi di euro per allineare alle crescenti sfide digitali il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027. La Regione Campania arriva a questo appuntamento con alcuni asset importanti. E’ tra le prime regioni italiane per diffusione della banda ultra larga; possiede un robusto ecosistema dell’innovazione composto da università, centri di ricerca e facilitatori; può contare su un importante tessuto di piccole e medie imprese e startup, oltre che di un elevato fermento imprenditoriale, e infine si è dotata di una strategia in materia d’innovazione ambiziosa. Per quanto riguarda la dotazione infrastrutturale, sul territorio regionale è stato raggiunto un ottimo posizionamento grazie agli interventi effettuati per la diffusione della connettività in banda larga. Gli indicatori di realizzazione e risultato di Infratel (soggetto realizzatore per conto del Ministero dello Sviluppo Economico – MiSE) la collocano tra i territori in cui sono state portate a compimento le opere progettate e il 72% della popolazione è raggiunto dalla connessione a 30Mbps contro una media nazionale del 26%. In riferimento all’accesso a Internet di popolazione e imprese, i dati Istat (anno 2017) fotografano una situazione di allineamento con la media nazionale. In particolare, i dati sulla popolazione evidenziano che il 70,5% delle famiglie campane accede a Internet (media nazionale 71,7%); il 33,3% delle famiglie campane accede a Internet in banda larga (media nazionale 36%). Per quanto riguarda le imprese, il 93,8% delle imprese con almeno 10 addetti accede a Internet in banda larga (media nazionale 93,8%). Emerge, invece, una situazione di ritardo rispetto alla media nazionale per quanto riguarda i servizi di e-government e l’accesso al Wi-Fi gratuito: i Comuni con servizi pienamente interattivi sono il 21,8% a fronte di una media nazionale del 33,9% (Fonte Istat – Rilevazione sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali – Anno 2015); le imprese che utilizzano servizi di e-government sono il 65,2% a fronte di una media nazionale del 71,5% (Fonte Istat – dati 2016); i Comuni che forniscono punti di accesso Wi-Fi gratuiti sul proprio territorio sono il 37,1% a fronte di una media nazionale del 52,5% (Fonte Istat – Rilevazione sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali – Anno 2015). Al contrario, i cittadini campani risultano ben predisposti all’uso dei canali digitali e sono attivi sul web per quanto riguarda attività politiche e sociali (19,6%) a fronte di una media nazionale del 17,5% (Fonte Istat anno 2015). Appare, inoltre, interessante da evidenziare, che tra il 2011 e il 2017 la crescita maggiore di imprese digitali si è avuta in Campania con un incremento del 26,3% (fonte: studio Censis-Confcooperative). Le PMI che hanno introdotto nuove tecnologie abilitanti, hanno privilegiato soluzioni per connettività (62,5%), sicurezza informatica e Internet of Things (entrambi al 43,8%), produzione additiva (37,5%) e robotica collaborativa (31,3%) (fonte: Osservatorio Mecspe).