Dieci mesi in viaggio
il Gran Tour dà i numeri

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Un milione e duecentomila euro di fondi, dieci mesi la durata, cinquanta tra archeologi e storici dell’arte per la realizzazione di centodieci eventi, tra cui gli appuntamenti notturni – i Un milione e duecentomila euro di fondi, dieci mesi la durata, cinquanta tra archeologi e storici dell’arte per la realizzazione di centodieci eventi, tra cui gli appuntamenti notturni – i più costosi – ad Ercolano, Paestum e Villa romana di Minori, onerosi per le spese di produzione, del canone e degli straordinari ai custodi, tris di attività che assorbe circa il trenta per cento di tutti i finanziamenti. Ecco i numeri della seconda edizione di “Viaggio in Campania. Sulle orme del Grand Tour”, realizzato e promosso dalla Scabec, che conta per il 2015 di superare i duecentomila ingressi e le oltre cinquantamila card vendute lo scorso anno. Primo appuntamento oggi, domenica 3 maggio, al Tunnel Borbonico con la visita guidata e il concerto “Caruso in marcia!” di Cristina Vetrone e Eduarda Iscaro, all’interno della sezione “Campania e la Musica. Omaggio a Caruso” a cura della musicologa Laura Valente. La performance propone canzoni della Grande Guerra, marcette e brani strumentali con organetto e fisarmonica sugli eventi bellici che si svolgevano in Europa quando Caruso già viveva in America, da “Over There” a “Liberty Forever”, eseguita ed incisa dalla Victor Military Band. Cinque le sezioni, inclusa quella dedicata alle suggestioni musicali, attraverso le quali si declineranno gli eventi: la “Campania dei Sapori” per un calendario che rimanda al tema dell’alimentazione e della nutrizione di Expo 2015, organizzato in collaborazione con Slow Food; la “Campania dei vini, le vigne e i calici d’eccellenza”, tra realtà enologiche, filari di vigneti e scorci da cartolina una serie di itinerari pensati in collaborazione con Fondazione degli Studi del Vino della Federico II; e ancora, la “Campania di notte”, il fascino dell’archeologia al chiaro di luna, e la “Campania e l’Artigianato”, gli antichi laboratori dei maestri campani, i nuovi percorsi dedicati al patrimonio artigianale regionale, da Napoli a Sorrento, con intrusioni speciali nei laboratori che raccolgono i saperi millenari legati all’arte del presepe, del corallo, della lavorazione delle sete. I dettagli su www.campaniartecard.it.