“O come dico io o si torna al voto”, non è così che si fa politica

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in foto Giuseppe Conte

Insistendo sull’economia a colpi di clava, il giocattolo finirà col rompersi. Non è neppure giusto far perdere la faccia al notaio. È una sfida, non una guerra tra istituzioni. Quando gli ricapita un’altra occasione come questa? A tutti, non solo a Conte. Gli danno del novizio e dell’esecutore incompetente. Il dilettante però non è lui. Ci sono mille soluzioni per governare senza Savona ma come se ci fosse. Un buon politico le saprebbe individuare. Non serve impuntarsi né si può sostituire la saggezza con la prepotenza. Perché, prima o poi, persino gli elettori più ingenui lo capiranno.

Il Cenerentolo ci fa già sognare
Sono ragazzi senza esperienza né cultura, non hanno ancora creato una classe dirigente, promettono un sacco di frottole. Però, intanto, ci hanno ridato speranza e ottimismo che non sentivamo da tanto tempo. Il cambiamento ha portato anche l’amore con cui le favole incantano grandi e piccini. Non importa come governerà il professore. Ci ha coinvolti nel sogno che sta vivendo. Neppure i fratelli Grimn avevano creato un personaggio simile. Li ha superati Di Maio. Eravamo stanchi delle stesse facce! Eccoci accontentati. Lui è uno di noi. Cosa chiedere di più dalla politica?

Sono il difensore del popolo, non ne avrai altri all’infuori di me
È una persona di cultura, che forse gli darà l’energia per non farsi manipolare. Chissà se è davvero arrivato il messia che l’Italia aspettava. Ne parla bene anche l’ex moglie. Ne hanno stima gli allievi. Che non ha mai molestato. Non si è neppure arricchito. Abituati ai giganti di latta, è normale diffidare di chi si presenta col cappello in mano. Finora le scelte del popolo non sono state illuminate. Magari dovremo ricrederci sui populisti. Comunque è finito un percorso infido. Basta, pensare sempre ai soldi. Benvenuti gli umili. La Storia non si serve solo di eroi per cambiare la società.

Se dev’essere Conte a guidare il paese, perché non Antonio?
Campione collaudato, non millanta titoli che non ha. Per di più è del mestiere, non deve imparare. Approfittiamo della crisi col Chelsea per adescarlo. In un momento di debolezza, può accettare. Ma attuerà una strategia concepita da altri? Nessuno con un briciolo di dignità lo farebbe. Allora ci vuole un mediocre. E da noi non mancano. Il Capo dello Stato, però, si è incaponito su un personaggio di prestigio. Ma dove lo troviamo uno conosciuto pure all’estero, che si lasci manovrare senza aprire bocca? Interpellati tanti professionisti, finalmente ci siamo imbattuti in Conte.

Il Sud ci aveva creduto, ma solo la metempsicosi ci può salvare
C’è chi vorrebbe che tornasse Mussolini, simbolo di un’identità nazionale, che, però, lui non tutelò. Prima gli italiani, infatti, non gli impedì di prendere ordini dalla Germania, più di noi oggi dall’Europa. C’è pure chi rivorrebbe un Craxi qualsiasi, seppure immagine di Tangentopoli e di una corruzione che da allora ci si è appiccicata addosso. Addirittura Andreotti, che era considerato l’immagine della falsità, è rimpianto. Chissà se, talmente invocati come sono, questi grandi personaggi si stanno reincarnando. Purtroppo per ora non possediamo nemmeno una controfigura sbiadita.

Delinque di più la società civile o la mafia?
Seppure li deploriamo e qualche volta li condanniamo, bisogna riconoscere che in Italia solo i ladri di professione, i criminali e i delinquenti abituali fanno il proprio lavoro in modo irreprensibile. Tutti gli altri, invece, sono talmente attratti dal denaro da abboccare a qualsiasi tentazione. Non si rendono conto che prima o poi saranno smascherati perché non sono del mestiere. Non basta essere intelligenti per rubare. A Palermo in questi giorni è stato arrestato per corruzione l’ex Presidente della Confindustria regionale e paladino dell’antimafia. Bella escalation, dottore!