Nuove tecnologie e formazione multidisciplinare: sono gli ingredienti indispensabili del professionista del futuro. Il ritratto di una figura in evoluzione che deve tenere il passo e dialogare con le piccole e Nuove tecnologie e formazione multidisciplinare: sono gli ingredienti indispensabili del professionista del futuro. Il ritratto di una figura in evoluzione che deve tenere il passo e dialogare con le piccole e medie imprese per ravvivare il mercato interno. “Il professionista tenderà sempre più a rappresentare il pilastro fondamentale nella crescita delle aziende, un consulente globale che deve saper gestire sia la fase di crisi sia la sua trasformazione in opportunità, garantendo, nel contempo i diritti del contribuente nei confronti dello Stato”, spiega Stefano Meer, commercialista e presidente del Rotaract Castel dell’Ovo, uno dei club promotori del convegno “Quale futuro per le professioni?” di scena giovedì sera al Circolo Rari Nantes di Napoli. Un dialogo cheprende spunto dall’evoluzione della figura del commercialista per dialogare anche con farmacisti, avvocati, ingegneri. “La crisi, come ormai è risaputo, ha modificato a volte, anche in modo radicale, le abitudini lavorative dei professionisti – precisa Meer –: il cambiamento potrebbe essere inteso come minaccia alle attività professionali, tralasciando le opportunità che ne possono derivare. Questo momento negativo del mercato riguarda principalmente quello nazionale, che non è riuscito ancora a collocarsi sulla scia positiva della globalizzazione”. A chi va attribuita, dunque, la miopia che si nasconde dietro la contrazione del mercato domestico? Agli imprenditori o ai professionisti? “Di sicuro c’è stato un default che non ha permesso al nostro tessuto imprenditoriale di piccole e medie imprese di competere in modo anche deciso sui mercati esteri salvo qualche eccezione – chiarisce Meer –: questo perché vi è, in corso, un’evoluzione del professionista che tenderà sempre più a rappresentare il pilastro fondamentale nella crescita delle aziende, da intendere come consulente globale d’impresa.Per questo motivo, per cogliere meglio tale evoluzione, i professionisti dovranno puntare sempre più sull’innovazione, sulle nuove tecnologie, nonché su una formazione sempre più multidisciplinare, con un focus sull’internazionalizzazione”.