Design for Peace, 10 borse di studio per studenti e architetti ucraini under 35

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Dieci borse di studio per studenti e architetti under 35 provenienti dall’Ucraina, per entrare in contatto e collaborare con realtà professionali italiane. È Design for Peace, il progetto dedicato ai giovani ucraini – laureati o iscritti a un corso universitario in architettura – che hanno trovato rifugio nel nostro Paese a seguito degli eventi bellici. L’obiettivo è quello di attivare, attraverso la cooperazione, creatività e progettualità per disegnare un futuro di pace.
L’iniziativa è realizzata dal Consiglio Nazionale degli Architetti PPC e dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, con il sostegno del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con patrocinio e supporto tecnico dell’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica italiana.
Il progetto Design for Peace, in particolare, si svolgerà attraverso l’attivazione di specifici workshop su interventi di recupero e re-design di alcuni luoghi simbolo – indicati direttamente dal Ministero dello Sviluppo delle Comunità e dei Territori dell’Ucraina tramite l’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana – delle città ucraine colpite dalla guerra in corso. A parteciparvi, accompagnati e ospitati dagli studi di progettazione italiani che si renderanno disponibili, saranno i giovani studenti, progettisti e designer – in netta prevalenza donne, per il divieto per gli uomini tra i 18 e i 60 anni di uscire dal Paese – che hanno dovuto lasciare l’Ucraina a causa della guerra. Per loro ci sarà l’opportunità – grazie al supporto della comunità di architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori italiani – di iniziare a pensare a un futuro di pace e alla ricostruzione delle loro città distrutte.
In totale sono previste dieci borse di studio del valore di 1.500 euro per i quattro mesi di workshop (6.000 euro per persona).
Alla fine del periodo di workshop – presumibilmente entro il mese di aprile 2023 – i progetti, pubblicati in un apposito catalogo, saranno presentati in una mostra dedicata presso la sede dell’OAR.