“E’ grave che al primo Consiglio dei ministri il ministro dell’Interno e la presidente Meloni abbiano portato e fatto approvare un decreto legge, incostituzionale già nella forma perché non possiede i requisiti di necessità e di urgenza, che rappresenta un attentato alle libertà democratiche di uno Stato di diritto”. Lo dichiara Luigi de Magistris, portavoce di Unione Popolare. “Una volta – aggiunge – si chiamavano il popolo delle libertà. Oggi sono i partiti che vogliono arrestare e far manganellare i dissenzienti. La pena da 3 a 6 anni, arresti, intercettazioni e misure di prevenzione come quelle per i mafiosi, rappresentano l’apoteosi della criminalizzazione del dissenso e la confessione che l’ordine costituito teme il conflitto sociale che, quando non violento, è il sale della democrazia”. Per de Magistris “questo decreto, che utilizza il rave party come pretesto, può essere utilizzato tanto per gli studenti della Sapienza di Roma che manifestano, come per i cittadini che contestano un sindaco o un governo. Questo decreto legge è la carta d’identità di un governo autoritario, liberticida, oppressore ed insofferente per le libertà civili. E’ un decreto che aumenta la tensione sociale e il rischio di infiltrazione di provocatori nelle dinamiche della movimentata vita sociale. Quando sono stato sindaco di Napoli, città assai complessa e difficile, non si rispondeva, con un clima di grande cooperazione con le forze di polizia, con il manganello e gli arresti alla tensione sociale ma con l’ascolto e il dialogo. Il Governo ritiri subito questo decreto incostituzionale e pericoloso e pensi ad affrontare subito le disuguaglianze economiche e sociali drammatiche del nostro Paese”, conclude l’ex sindaco di Napoli.