Decreto “anti rave party”, l’attacco della Camera penale di Napoli: Tagliola delle libertà

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“Ci risiamo, il nuovo governo interviene subito con norme populiste e di dubbia legittimità costituzionale. Le idee liberali del ministro Nordio avevano acceso la speranza nei penalisti di superare finalmente il dilagante giustizialismo degli ultimi anni, invece il debutto del nuovo Governo è certamente deludente”. Lo dichiara all’Adnkronos Marco Campora, presidente della Camera penale di Napoli, interpellato sul decreto “anti rave party” del Governo. Secondo Campora “si decide di intervenire ancora una volta con un decreto legge in ragione di un’emergenza che fa sorgere non poche perplessità. La norma 434 bis è pericolosa, inaccettabile e scritta peraltro malissimo. L’unica certezza è che vengono messe in pericolo le nostre libertà costituzionali in ragione della palese violazione dell’articolo 17 della Costituzione che garantisce il pieno diritto di manifestare”. Il presidente dei penalisti napoletani sottolinea che “la vaghezza e l’assoluta genericità del nuovo reato previsto consentirà di applicare la norma anche ai casi di occupazione di edifici scolastici e università, quindi possiamo definirla una vera e propria tagliola delle libertà faticosamente conquistate nel corso degli anni e che pensavamo fossero divenute bagaglio irrinunciabile della nostra cultura giuridica”. Da parte del nuovo Governo Meloni, quindi, il presidente della Camera penale di Napoli registra “un passo fortemente deludente che non ci aspettavamo, anche perché le idee liberali del ministro Nordio ci avevano tranquillizzato su alcuni aspetti. Nordio parlava di forte depenalizzazione, unico sistema per poter davvero accelerare i processi che soffrono e vivono tempi lunghissimi. In assoluta controtendenza rispetto alle aspettative viene introdotta, a pochi giorni dalla nomina del nuovo Governo, una nuova tipologia di reato, fondata su un’emergenza che mi sembra davvero alquanto poco chiara. Non mi sembra che il problema del nostro Paese siano i rave party, ma la preoccupazione forte – conclude Campora – è che sembra di essere tornati a uno stato di polizia. Se questo è l’idea di giustizia del nuovo Governo, allora la mia preoccupazione resta fortissima”.