A cura di Antonio Arricale Quattro novembre, data di svolta. Due eventi da osservare, di qua e di là dell’Oceano. Oggi si vota negli Stati Uniti per le elezioni di metà A cura di Antonio Arricale Quattro novembre, data di svolta. Due eventi da osservare, di qua e di là dell’Oceano. Oggi si vota negli Stati Uniti per le elezioni di metà mandato. 435 saranno gli eletti della Camera dei rappresentanti, 36 i senatori, oltre ai sindaci di molte città e congressi locali. Di fronte a un elettorato americano scontento e preoccupato, per la prima volta dal 2006, i repubblicani sono pronti a guadagnare posizioni, mettendo in difficoltà Obama negli ultimi due anni del mandato. I candidati al Senato, in tutto il paese, stanno facendo i loro ultimi appelli, supportati da migliaia di attivisti del partito e procacciatori volontari, che hanno lavorato sodo per convincere gli ultimi elettori indecisi. Alla Camera, i repubblicani, sembrano destinati ad allargarsi, aumentando la loro già significativa maggioranza, sperando di raccogliere altri sei seggi, capitalizzando al massimo i bassi indici di gradimento del presidente Barack Obama, che dal Michigan ha supportato le candidature di Gary Peter al Senato e di Mark Schauer per la carica di governatore. I repubblicani dal canto loro, se assumeranno il controllo del Senato, puntano a sgretolare definitivamente lo stallo del Congresso in tema di riforme su immigrazione, tasse e commercio. Di qua dell’Oceano, invece, oggi parte la vigilanza bancaria unica europea sotto l’egida della BCE. Un altro passo avanti dell’Europa unita dei capitali, in attesa della maggiore integrazione politica. Dunque, la Banca centrale europea assume così l’attività di supervisione sui 120 istituti “sistemici” dell’Eurozona (di cui 15 italiani) ovvero quelli con patrimoni e fatturati di grande rilevanza. Gli stessi che Francoforte ha passato al setaccio con gli stress test. Diventa operativo quindi il Meccanismo unico di Vigilanza, che secondo il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, è “un’alta sfida” e “una grande opportunità” per migliorare le informazioni a disposizione per prendere decisioni. Per l’entrata in vigore dei nuovi meccanismi, i funzionari dell’Eurotower si stanno preparando per il monitoraggio, predisponendo anche le procedure per nuovi apporti di capitale per assorbire asset rischiosi già verificati, pari a 900 miliardi di euro. Il nuovo responsabile della vigilanza della BCE, è il francese Daniele Nouy, che ieri si è presentato all’europarlamento per assumere ufficialmente il nuovo incarico. Borse asiatiche Prosegue la corsa del listino giapponese tornato oggi alla piena operatività dopo la festività di ieri. L’indice Nikkei ha terminato la giornata in progresso del 2,7% a 16862 punti. Venerdì scorso il paniere nipponico aveva messo a segno un balzo di oltre 4 punti percentuali dopo la decisione della Bank of Japan di aumentare il proprio piano di allentamento monetario. A livello settoriale bene oggi i finanziari, gli industriali, i beni di largo consumo e i servizi. In negativo solo petrolio e gas il cui indice di riferimento ha ceduto lo 0,8%. Borsa Usa Wall Street ha terminato la seduta all’insegna della debolezza dopo la corsa del dollaro che è salito fino a 113,62 yen toccando i massimi dal dicembre del 2007. L’indice Dow Jones ha mostrato un calo dello 0,14% a 17.366,24 punti, l’S&P500 è sceso dello 0,01% a 2.017,81 punti mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,18% a 4.638,91 punti. Europa L’aggiornamento relativo l’andamento del manifatturiero europeo penalizza l’avvio di ottava dei listini del vecchio continente. A Madrid l’Ibex ieri ha lasciato sul parterre un punto percentuale (-0,99%) fermandosi a 10.374,4 punti, il listino francese ha perso lo 0,92% a 4.194,03 mentre un rosso dello 0,89% ha spinto il Ftse100 a 6.487,97 punti. -0,81% a 9.251,7 punti invece per il Dax. ll dato finale relativo l’andamento del sentiment dei direttori degli acquisti, il Pmi, relativo il mese di ottobre si è attestato a 50,6 punti, 0,1 punti in meno rispetto al dato preliminare e alle stime. Oltremanica spicca il -1,81% di Hsbc nel giorno della trimestrale e il +7,71% di Ryanair che ha incrementato la view sugli utili annui di quasi il 20%. Italia Prove di rimbalzo a Piazza Affari dopo la brutta seduta di ieri: il Ftse Mib avanza dello 0,71% trainato dalle utility. Snam balza del 5,76% dopo il crollo della vigilia, Terna sale del 2,67%, Enel del 2,31%, Egp dell’1,42% e A2A dell’1,12%. Carige avanza del 6,52%. Rialzi anche per le altre banche, con Bpm (+1,09%) e Ubi (+0,97%) in testa. Cauta Moncler (+0,29%), ieri nella bufera dopo le denunce della trasmissione Report. Dunque, come si è detto, ieri Piazza Affari ha chiuso in deciso ribasso, con l’indice Ftse Mib in calo del 2,09% a 19.369 punti, in scia alle pesanti vendite che hanno colpito il settore dell’energia dopo le delibere del regolatore sullo stoccaggio, che secondo gli analisti creano incertezza e che garantiscono un ritorno pari al 6% per il periodo 2015-2018 contro il 6,7% precedente. Il tonfo maggiore è stato messo a segno da Snam, che è crollata con un -11,32% a 3,822 euro, mentre Terna ha lasciato sul parterre il 6,67% a 3,75 euro. Performance da dimenticare anche per la galassia Enel: il titolo della casa madre ha perso il 4,22% a 3,898 euro, mentre la controllata Enel Green Power è arretrata del 2,55% a 1,908 euro. Deboli i titoli delle banche: Banco Popolare ha ceduto l’1,64% a 11,35 euro, Intesa SanPaolo il 2,48% a 2,28 euro, Unicredit lo 0,69% a 5,72 euro, Ubi Banca lo 0,88% a 6,19 euro. In controtendenza Mps che, dopo aver perso il 40% la scorsa settimana, oggi ha mostrato un progresso dell’1,48% a 0,617 euro. I vertici della banca senese hanno deciso di coprire integralmente il deficit emerso negli stress test della Bce attraverso un aumento di capitale. Bene anche FCA (+0,11% a 8,915 euro) con Chrysler che ad ottobre ha venduto negli Stati Uniti 170.480 vetture, il 22% in più rispetto allo stesso mese del 2013. Male Moncler (-4,88% a 10,52 euro).
I dati macro attesi oggi Martedì 4 novembre 2014 03:35 GIA Indice PMI manifatturiero (finale) ott; 09:00 SPA Variazione n° disoccupati ott; 10:30 GB Indice PMI costruzioni ott; 11:00 EUR Indice prezzi alla produzione set; 14:30 USA Bilancia commerciale set; 16:00 USA Ordinativi industriali set.