Dazi, perché sul Paese che ne è colpito esercitano sempre un’influenza economica negativa

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Si deve andare indietro nel tempo il più possibile per provare a capire come quella imposta, il dazio, sia nata e come faccia a durare pressoché tal quale ancora oggi. Attualmente è classificato tra le imposte indirette, ovvero quelle che colpiscono il reddito di ciascun contribuente a ogni stadio della sua formazione. A seconda del bene o del servizio che sono soggetti a tale tassazione, apportano al paese che ne è colpito in ogni caso un’influenza economica negativa. Causano così danni diffusi di diverso genere. Attualmente essi sono applicati solo su transazioni internazionali, ma quando furono introdotti, molti secoli prima dell’era cristiana, colpivano le merci anche nel corso della lavorazione in loco, se esse fossero state realizzata da più di un operatore. Semprechè ciascuno di essi operi per proprio conto. Anni fa,nel film Non ci resta che piangere, era rappresentata e ambientata nel Medioevo, la scena di un passaggio a una barriera doganale, con i battibecchi che, nella realtà, avvenivano tra il ricossore o gabelliere e chi doveva passare. I dazi che si frappongono attualmente ai programmi di sviluppo di determinati paesi, sono applicati da altri come sanzioni per vicende anche di tipo non commerciale, vale a dire per comportamenti sociopolitici non graditi dal paese che li attua. Per identificare meglio le prossime e preannunciate bordate, è necessario recarsi oltre l’Oceano Atlantico, per provare a capire la logica sottintesa annunciata dal prossimo Presidente degli USA, Donald Trump. Subito dopo la sua elezione ha voluto esternare la panoramica dei valori percentuali dei dazi doganali che intende applicare, con aliquote differenziate ai paesi del resto del mondo. Un gran numero, perchè sono in tanti che esportano nel suo paese e altrettanti quelli che lo farebbero volentieri. Tra quelli colpiti dal furore punitivo a partire dal suo prossimo insediamento al vertice della prima Superpotenza, c’è la UE.Essosarebbe
motivato, anche se ufficiosamente, dal mancato appoggio alla sua corsa alla Casa Bianca. A pari merito si collocano Cina, Canada e Messico, ognuna di loro con un qualcosa che ha urtato la suscettibilità del Nuovo Primo cittadino a stelle e strisce. Di solito, nelle relazioni umane in generale, si tenta di dimostrare che le proprie intenzioni sono di intrattenere relazioni distese con quanti abbiano qualcosa da condividere con lo stesso. Nella situazione di vacche magre in cui si sta muovendo il mondo, non escluso il suo paese, la memoria corre subito ai Promessi Sposi, dove i capponi di Renzo, mantenuti a testa in giù, quindi messi male, trovavano la forza per beccarsi ancora.
Per l’Italia gli USA sono la piazza più importante dove fare affari. La precisazione è dovuta al fatto che le guerre stanno portando, oltre a una mole di vittime enorme, anche la distruzione di ricchezze dal valore oltremodo consistente. Tanto che, si può affermare con certezza già da ora, dopo che l”ascia di guerra sarà stata sepolta, gli stessi avranno bisogno di risorse enormi per essere ripristinati. C’è un particolare non secondario da aggiungere: toccherà proprio all’amministrazione Trump di adoperarsi alla ricerca della provvista finanziaria necessaria al mondo per rimettersi in piedi. Con tutto l’ottimismo di questo mondo, é proprio quello accennato il caso in cui esso non dovrebbe mancare.L’umanità tutta sembra stia per andare incontro a anni ancora più difficili di quelli attuali. “Pure !”, come dice Scarpia nel film tratto dalla Tosca, agli storpi che si erano accampati in una chiesa per ringraziare Dio.