Danza, nuova generazione di fenomeni napoletani

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Un nuovo ballerino è nato alla corte di Alba Buonandi, attraverso l’esperienza del progetto Danza & Professione di Sergio Ariota. C’è un nuovo nome nel novero dei professionisti di questi ultimi anni, con il coincidente sogno avverato del giovane allievo e della festa dei quaranta anni di carriera della maestra Alba Buonandi. Un nome, Alba, specchio della nuova alba professionale di Antonio Gianluca Giulivo. Proprio quando la danza prende il sopravvento nei cartelloni dei grandi teatri, così come nei volti noti delle etoile provenienti dalla fortunata Russia o dagli Stati Uniti, noi ci troviamo a raccontare storie comuni di giovani talenti italiani che sempre più faticosamente salgono per la prima volta la china del successo. Abbiamo parlato su queste stesse pagine di Alessandra Improta, quattordicenne di Ercolano saltata alla ribalta in occasione del Don Chisciotte di Maria Grazia Garofoli di un mesetto fa eppure, non ce ne vogliano i pochi detrattori dei progetti didattici professionalizzanti, già un altro nome si è ritagliato uno spazio nazionale per il proprio futuro di ballerino. E non è affatto un caso se la terra natia di questa scalata alla carriera tersicorea sia proprio il progetto Danza & Professione, contenitore di valori artistici, culturali e formativi ormai consolidati in tutta Italia. Ma procediamo con ordine. Uno dei toreri di Maria Grazia Garofoli, nella sua versione del Don Chisciotte è stato proprio Antonio Gianluca Giulivo, diciannovenne aitante ragazzo dall’aria pulita ma, evidentemente, con la giusta dose di determinazione. Eh sì, perché se l’etoile internazionale Giuseppe Picone l’ha notato tra i tanti baldi giovani dell’ensemble di Sergio Ariota, deve pur significare qualcosa. Non ha avuto neanche il tempo di concludere il progetto Danza & Professione ed omaggiare la propria insegnante nelle tre serate di gala dedicate ad Alba Buonandi, in occasione del suo quarantennale di carriera, che pronti e via destinazione Roma con una valigia piena di speranze ed entusiasmo. Almeno così presenta l’ennesima chicca del proprio progetto Sergio Ariota, direttore artistico di Danza & Professione. “Il progetto funziona a meraviglia – dichiara – tanto che ci vengono a prendere i ragazzi ancor prima di concludere lo spettacolo. L’occhio vigile di Giacomo Molinari, Giuseppe Picone ed i loro entourage sono un’altra fattiva dimostrazione che il lavoro di qualità paga. E’ ormai una statistica consolidata che ogni anno svariati allievi del nostro progetto trovino lavoro, alcuni addirittura all’estero. Nel caso specifico di Antonio Gianluca Giulivo, allievo di Alba Buonandi, l’esperienza sarà in una tournée in giro per l’Italia da Venezia al sud con Serata Strauss che gli darà e ci darà enormi soddisfazioni. Personalmente resto sempre più felice delle belle parole espresse dalla critica circa le nostre iniziative, ripagate dalla professionalità dei nostri ragazzi in ogni occasione.” Parole di soddisfazione scaturite dall’interesse dell’Università degli Studi di Genova che ha inserito il progetto Danza & Professione in un’esperienza di ricerca, con le riprese e le interviste al cast ed alla rappresentazione del fortunatissimo Don Chisciotte scorso. Del resto i trentasei giorni di lavoro per un numero complessivo di trecento ore in sala e sul palcoscenico non sono numeri a caso, piuttosto denotano il lavoro di una vera e propria compagnia di balletto professionale. Da qui ne viene il titolo del progetto, scelto essenzialmente per garantire l’appartenenza dei concetti di danza e professione, lanciando i giovani nel professionismo ancor prima di diventarlo. Con un grande successo di critica e pubblico. “Oltre alle bellissime parole dei professionisti, degli addetti ai lavori e degli stessi allievi partecipanti – chiosa Sergio Ariota – mi resta impressa la gioia dei ragazzi, il loro sorriso nonostante le dure prove cui sono stati sottoposti. Parlare di professionismo agli adolescenti è ben diverso dal metterli in condizione di lavorare da professionisti. E questo è stato il nostro progetto: mio, di Maria Grazia Garofoli, dei due straordinari primi ballerini ospiti della National Opera of Ukraine Aleksandr Stoianov e Kateryna Kukhar, del maestro ripetitore Ludovic Porty, del nostro Don Chisciotte Enzo Cesiro e della giovanissima assistente della coreografa Giuseppina Mentino. Un ringraziamento di cuore va a queste ed alle altre persone che hanno contribuito a rendere importante il nostro progetto e che ha consentito ad Antonio Gianluca Giulivo di partire con il proprio destino in valigia.” Un progetto che è al contempo uno spettacolo di settanta ragazzi sui centocinquanta partecipanti delle audizioni di primavera. Un progetto che si regge su numeri ragguardevoli al cospetto della crisi e dei contenuti formativi di primissimo piano. Maria Grazia Garofoli, Giuseppe Picone, Danil Simkin e tutti i primi ballerini che hanno accompagnato i quasi cinquecento ragazzi dei progetti di questi tre anni in un magico mondo della danza che abbraccia idealmente le etoile e gli adolescenti. A cominciare proprio da Antonio Gianluca Giulivo, ennesimo risultato tangibile, nato dalle rassicuranti braccia di Alba Buonandi, accolto dal work in progress di Sergio Ariota ed oggi catapultato in giro per l’Italia a rappresentare se stesso e le sue radici coreutiche.