Danza nel nome dell’arte, decennale di “Le Ballet” a Torre del Greco

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Alle falde del Vesuvio c’è un decennale in vista per Le Ballet di Arianna Nocerino, ensemble di qualità centrato sulla valorizzazione e promozione del mondo coreutico. Eh sì, nel proliferare impazzito di scuole di danza in ogni dove è la qualità che fa la differenza, lasciandosi dietro la triste convivenza con altre realtà ben lontane da proporre iniziative culturali di danza.

Laureata con lode in Scienze Naturali ed una quasi ventennale esperienza di insegnamento della danza, Arianna Nocerino è la musa ispiratrice di questo viaggio artistico e culturale delle decine di ragazzi impegnati a studiare danza a tutto tondo. Il cruccio di Le Ballet è proprio quello dell’arte per le arti, ispirato da Serge Diaghilev al principio del Novecento e spesso goffamente rimodulato da diverse generazioni di maestri e ballerini di realtà formative e professionali private. Arianna Nocerino ha studiato un percorso ad hoc per i propri giovani talenti, tutelandoli dal principio con la cura scrupolosa del fisico, dell’alimentazione, della musicalità, della teoria e di tutte le discipline sorelle di Tersicore. Da lì la ricerca nel lavoro e nelle collaborazioni, la meticolosità del lavoro quotidiano riconosciuto da subito dagli addetti ai lavori, come in occasione del Maggio dei Monumenti di Napoli del 2010 in occasione del concorso La Danza: dal Barocco ad oggi. E come nei successi collezionati dalle prime ballerine in giro per audizioni.

Ci piace ricordare il talento di Cristiana Di Maio esportato in Germania, precisamente nella provincia di Francoforte di Wiesbaden e Friedberg. O ancora Francesca Di Maio, scritturata dall’International Dance Association I.D.A., nonché Emilia Formicola presso il Molinari Art Center M.A.C., due delle tante speranze di successo divenute realtà. “Fortunatamente lavoriamo con elementi in gamba e pronti al sacrificio – ammette Arianna Nocerino – ragazzi e ragazze desiderosi davvero di imparare dai tanti docenti ospiti presso la nostra sede di Torre del Greco. Dominique Walsh, Antonina Randazzo, Riccardo Riccardi, Antonio salernitano, Anastasia Vasilieva, Alessandra Matarrelli, Omar de Bartolomeo, Domenico Luciano, Floriana Centanni, Luc Bouy ed i tanti altri accorsi negli anni sono stati il valore aggiunto delle generazioni di ballerini e ballerine di Le Ballet che si fanno valere.”

Risultati sempre più incoraggianti a Torre del Greco, dove Arianna Nocerino ha saputo ritagliarsi maggiore credibilità, anche al di là del territorio di pertinenza, per la qualità imposta al servizio della tecnica in sala e della scena sul palcoscenico. “Dopo anni di esperienza coreografia contemporanea  con Giuseppe Farruggio – ci spiega ancora la direttrice artistica di Le Ballet Arianna Nocerino – da quest’anno abbiamo voltato pagina e registro coreografico con Vincenzo Giardiello, coreografo e docente innovativo ed originale. La sua formazione culmina con l’esperienza negli Stati Uniti dove ha lavorato  con coreografi di fama internazionale e collaborato con l’Underground Art Connection di Chicago (oggi Fox Ballet). Formato nelle tecniche classica, moderna, jazz e contemporanea, lavora giovanissimo come ballerino e da più di dieci anni insegna tecnica classica e modern-contemporary. L’insegnante di repertorio contemporaneo è invece Assunta Anatrella, laureata all’Accademia Nazionale di Danza A.N.D., a dimostrazione che il corpo docenti è la migliore garanzia di successo per giovani talenti.

Infine i successi del futuro, ovvero i risultati work in progress di Alessia Iacomino ed Alessia Cirillo, giovanissime vincitrici di premi ai concorsi di Salerno e Napoli, con altresì due borse di studio per la partecipazione al Lago Mysenum dei Cigni, con le coreografie di Antonio Colandrea, sogno ancora realizzabile di poter ballare al fianco di etoile internazionali in ricordo del compianto Evgeny Poliakov in un magico Lago dei cigni su un palco montato nel bel mezzo del Lago di Miseno. Dal passato dei grandi nomi, dunque, ai giovani di Arianna Nocerino il passo è davvero breve. Nel frattempo si lavora per la messinscena del prossimo Bolero di Maurice Ravel e dell’atto azzurro del balletto di repertorio Napoli, tratto dalle coreografie di August Bournonville musicato da autori vari, compresi il pas de six e la tarantella del secondo atto, ferma restando la consulenza musicale di Valerio Pignalosa, anche nelle lezioni di solfeggio e storia della musica.