Danza, al Trianon la memoria araba di Ali Chahrour

142

Per la prima volta in Italia, il Napoli Teatro Festival Italia ospita domani al Teatro Trianon Viviani (ore 21), il coreografo e danzatore libanese Ali Chahrour in scena con My he rise and smell the fragrance, una coreografia di cui è autore ed anche interprete con Hala Omran. Presentato a Beirut l’anno scorso, poi a Budapest e a Dublino, dopo il debutto a Napoli lo spettacolo è atteso in Francia, dal 14 luglio, evento di punta e sold out annunciato al Festival d’Avignone. Gli spettacoli di Chahrour traggono ispirazione dalla memoria collettiva araba. Rivisitando tradizioni saldamente ancorate, l’artista indaga arrivando a cogliere i segreti dell’antica terra della Mesopotamia. In questo lavoro, che completa una trilogia, iniziata con i precedenti Fatmeh e Leila’s death (accolti trionfalmente proprio al Festival di Avignone nel 2016) Ali Chahrour analizza i riti sciiti e le loro metamorfosi contemporanee. In un contesto sociale, politico e religioso in cui il corpo è spesso oggetto di censura, Chahrour affronta gli attuali modelli di mascolinità e contesta la superiorità che spesso viene loro attribuita. Con un danzatore, due musicisti e un’attrice, My he rise and smell the fragrance affronta il tema, nonché la pratica ancora vigente, di antichi rituali legati al lutto in cui le donne sono abitualmente obbligate al digiuno e alle lamentazioni. Fonte di ispirazione è il mito di Ishtar, la dea babilonese dell’amore, della fertilità e della guerra, e del suo sposo Tammuz, il dio pastore. Le musiche originali sono di Two or The Dragon eseguite in scena dagli autori Ali Hout e Abed Kobeissy, drammaturgia Junaid Sarieddeen.