Danza, a Montoro lo stile multietnico griffato da Fabrizio Esposito

219
Come da tradizione torna il 29 aprile la Giornata Mondiale della Danza, manifestazione artistica e culturale patrocinata dall’Unesco in difesa e valorizzazione di Tersicore e dintorni. La data del 29 aprile è stata scelta in virtù della data di nascita di Jean Georges Noverre, uno dei riformatori più importanti della storia della danza. Illuminista coreografo, teorico e didatta, Jean Georges Noverreha scritto le regole fondamentali del nuovo balletto, divenendo un punto di riferimento essenziale della storia del repertorio, sin dalla prima rappresentazione de La fille mal gardée dell’allievo Jean Dauberval. Ed in ricordo di quella riforma, l’Unesco ha portato avanti un progetto internazionale di promozione e valorizzazione a tutto tondo dell’universo coreutico, in ogni angolo del mondo. 

Artisti, coreografi, teatri, compagnie, ballerini e ballerine di ogni dove si esibiscono, si riuniscono, dettano nuovi propositi e rappresentano titoli nuovi e vecchi del repertorio nei festeggiamenti della danza che conta, proprio come voluto da Fabrizio Esposito, direttore artistico dell’International Dance Day del 2016. Organizzato al PalaMontoro di Montoro dall’Academy Dance, l’ex solista del Teatro di San Carlo di Napoli Esposito ha pensato ad una full immersion sabato 30 aprile con ospiti di fama quali il direttore della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo Stephane Fournial, chiamato in causa a tenere una classe di classico e presenziare ad un convegno sulle ultime novità organizzative e didattiche in seno alla Scuola di Ballo del Massimo partenopeo ed all’accademismo nazionale ed internazionale. Gli altri ospiti Jocelyne Milochau per la sezione classico, Stefano Forti, Luca Calzolaro ed Alessandra Frigerio per il modern-contemporary, Fioravante Botta nell’hip hop ed Italo Esposito nel fusion sono un altro tassello del mosaico della formazione di questa Giornata Mondiale della Danza 2016 griffata da Fabrizio Esposito. “Le intenzioni mie e del mio entourage – dichiara il direttore artistico sancarliano – sono sempre quella della formazione associata al palcoscenico ed al mondo del lavoro. Del resto nelle scuole si parla di alternanza scuola-lavoro per cui, a mio modo di vedere, è bene equiparare la formazione di danza alla formazione italiana sui generis, apportando sin da subito le modifiche essenziali all’intero organismo coreutico nella fase cuscinetto tra la fine degli studi e l’avvio al professionismo. In quest’ottica abbiamo organizzato le audizioni per i prossimi Carmina Burana, titolo pronto ad una tournée estiva la cui idea è di ambientarla in un campo multietnico dove ci sono varie etnie e diverse culture. Qui vorrei uno scambio alla pari di dialetti e danze tradizionali, facendo il verso più o meno esplicito all’egoismo territoriale a cui siamo costretti ogni giorno.” In giuria l coreografe e docenti Emma Cianchi edAntonella Iannone prestano il fianco alla qualità, riconducendo nella provincia di Avellino le esperienze rispettivamente di Napoli e Salerno in un tutt’uno artistico e culturale di ampio respiro. 

Proprio in tema con la consuetudine di Fabrizio Esposito, uno dei pochi uomini della cultura di danza in regione a creare prodotti di qualità, a cominciare dal suo International Dance Day di questo 2016. Chicca della giornata ci pare certamente la mostra fotografica allestita da Luigi Bilancio, notissimo nel 2015 per l’atipica proposta coreografica de Outre la danse, visitata ormai da migliaia di visitatori in tutta Italia, fino all’esperienza internazionale di EXPO2015. Qui il fotografo ha messo nella scena del proprio punto di vista la ballerina in nuovissime sfaccettature, incorniciata dall’ex Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli. Cornice nella cornice a più ampio spettro voluta da Fabrizio Esposito, autore di una miscellanea di proposte degna della migliore Giornata Mondiale della Danza possibile.