Dall’Ucraina alla Palestina, non c’è pace nemmeno a Natale

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in foto: scena di guerra in Ucraina

C’è da credere con dolorosa convinzione che qualcosa che sarebbe dovuto essere un elemento di distinzione per gli esseri umani, è ormai prossima a restare solo un vago ricordo: la pietà. Ne sono prova i conflitti in corso e le modalità con cui si stanno svolgendo. La notte che da più di due millenni per tradizione è ritenuta di pace, quest’anno è stata costellata di incubi terribili, più precisamente bombe, quelle cadute in abbondanza sia in Ucraina che in Palestina. In quest’ ultima causando il numero di vittime più alto dall’inizio della guerra. Sacra la vita umana, va senza dire, quindi quegli eccidi devastano il morale anche a chi è lontano dai luoghi dove si consumano materialmente e stenta a farsi una ragione. Più precisamente del come sia possibile che nel terzo millennio niente e nessuno riescano a fermare quella barbarie. Appena un gradino sotto come comportamento da esecrare si colloca la distruzione di beni destinati a dare aiuto e conforto a quella gente. Non solo per l’immediato, ma anche perché buona parte di essi sarebbe potuta servire a chi sopravviverà, per ricominciare a lavorare e quindi vivere, se e quando ritornerà la pace. Da come stanno procedendo le due vicende, è bene mettere in conto che tale ritorno non si concretizzerà presto. C’è da aggiungere che la deriva che ha preso il modo di vivere ormai dappertutto, ultima dimostrazione la sparatoria all’ Università di Praga, fa presagire che lo sfascio morale dilagherà ancor più. . Lo farà in maniera sempre più potente tra le popolazioni di tutto il mondo, indistintamente Passerà almeno un cambio di generazione prima che possa fare marcia indietro. Non è piacevole né confortante fare  considerazioni del genere in giorni come questi, ma lo stesso cinismo ha un limite. È difficile anche azzardarsi a sperarlo, ma solo un miracolo potrebbe fermare l’ondata di follia di ogni genere che sta avvolgendo sempre più forte l’umanità.
Inoltre va tenuto presente che la stagione propizia perché si verifichino quei fenomeni sta passando.
Il problema altrettanto grande è che situazioni di guerra dovunque nel mondo saranno sempre sul punto di prendere fuoco. In campagna si dice che chi fa e poi disfa, non perde mai tempo.