Dalla Russia senza stupore

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in foto Ursula von der Leyen

Un tempo, più o meno un secolo fa, in diverse parti del mondo in generale, in America in particolare, sulla scorta di specifiche informazioni abbastanza dettagliate, cominciò la caccia a chi fosse, o sembrava esserlo, simpatizzante della politica adottata dalla rss. In particolare, quelle maggiormente prese di mira furono le spie o presunte tali, del paese più grande del mondo per estensione. Il Governo Americano ritenne che necessitassero di accurata osservazione e, se del caso, di repressione. Negli anni ’50, con l’inizio della ferma repressione di persone che davano adito a credere di essere in quelle condizioni, il Generale MacArtrhur spinse fino al fondo il pedale dell’acceleratore di tale attività toccandone cosi l’apice. Essa era definita dall’ opinione pubblica “caccia alle streghe”, per il facile collegamento di tale comportamento con quello originale praticato prevalentemente nel medioevo. All’epoca era rivolto a donne ritenute di essere collaboratrici del diavolo, quindi capaci di fare qualsiasi azione deplorevole. Nella circostanza attuale, se alone di mistero resiste, non è poggiato su persone e comportamenti, ma su determinate azioni messe in essere intorno al 2015 dal Cremlino e tirate fuori dal sacco proprio in questo delicato momento.Il giallo prende forma su questa circostanza e nessun’ altra, se è vero, come hanno ammesso gli stessi 007 americani, che i regali fatti dal Cremlino ai notabili di alcuni paesi di diverse parti del mondo, sono consistiti in biglietti di banca verdi, quindi difficilmente rintracciabili. Ciò che da fastidio a coloro i quali negl ultimi anni hanno avuto contatto nei modi più disparati anche con uno solo di quegli avventurieri, è il sentirsi sorvegliato speciale. Inizia a comportarsi di conseguenza, quindi genera altre perplessità diffuse sulla scorta di quel principio del diritto romano che vuole che una scusa non richiesta valga come una palese autoaccusa. Per quanto riguarda l’ Italia è presumibile, con buona ragione, che le notizie diffuse nelle scorse ore condizioneranno comunque il voto degli elettori, soprattutto nel decidere se recarsi alle urne o meno. Al punto in cui la situazione è degenerata, anche se arrivasse una precisazione su chi e come sia stato prenditore di quelle elargizioni, restringendo così il numero degli indiziati, la situazione non cambierebbe granché.
Un altra affermazione in uso nei tribunali dell’Urbe era la constatazione solenne che le espressioni pronunciate non potranno mai tornare nella bocca di chi le ha formulate.A questo punto viene naturale chiedersi a chi possa aver dato vantaggi una operazione mediatica del genere.Si spalanca così il cancello di un hangar su quanti possano essere i soggetti pronti a trarre vantaggio e quanti l’esatto contrario dalla situazione descritta. Intanto l’Italia ieri ha portato a casa un valido riconoscimento della diligenza usata dal Governo al fine di rendere concreto il PNRR. Ciò in quanto, fino a questo momento, gli impegni presi per poter attingere alle risorse dell’NGEU sono stati sono stati rispettati alle scadenze naturali.Tanto ha affermato ufficialmente la Signora Von der Leyen in commissione, completando il panegirico con la comunicazione che il Paese è in prima linea per il comportamento virtuoso fino a oggi tenuto. Nonostante tutto e tutti, l’abbrivio guadagnato da Roma negli ultimi anni continua a reggere. Con l’intrigo internazionale ancora tutto da uscire allo scoperto, ci saranno ripercussioni che intralceranno non poco l’attività politica a tutto tondo Anche davanti all’evidenza dei fatti, con l’augurio che ciò non avvenga,i rappresentanti del popolo incolpati continuerebbero a dichiararsi estranei alla vicenda. Ancora una volta, disgraziatamente, torneranno attuali le amare considerazioni del Principe di Salina: “tutto deve cambiare perchè tutto resti com’è”. L’augurio è che, da questa volta in poi, inizi a verificarsi l’esatto opposto.