Dalla Cop 28: un cenno al resoconto dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS)

in foto Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ed Enrico Giovannini, direttore scientifico dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASViS)

Il 28° incontro annuale, noto come “COP”, dal nome della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), si è aperto il 30 novembre, e durerà fino al 12 dicembre. L’azione si svolge a Dubai, Emirato Uniti,  nel vasto campus di Expo City, decorato con alberi e fogliame.

Dal paragrafo “Perdite e Danni” di Notizie Asvis dell’1.11.2023 (https://asvis.it/notizie/2-18991/cronache-dalla-cop-28-30-novembre-operativo-il-fondo-perdite-e-danni-) di Toni Federico, coordinatore del Gruppo di lavoro “Energia e Clima” (Goal 7-13) dell’ASviS e del Comitato tecnico-scientifico della Fondazione per lo sviluppo sostenibile (http://www.comitatoscientifico.org/temi%20CG/clima/index.htm).

Come aperitivo, intanto, si diffonde la notizia (Reuters)  – OPEC+ agrees to deepenvoluntary oil output cuts (https://www.reuters.com/markets/commodities/opec-ministers-meet-discuss-additional-oil-output-cuts-2023-11-30/?utm_source=Sailthru&utm_medium=Newsletter&utm_campaign=Daily-Briefing&utm_term=113023&user_email=318b72d63866b0677fd2e1340709208ac3a95b0d7a72bc37cbb00a1b1eb2c322) che l’Opec+World Oil Outlook (https://www.opec.org/opec_web/en/publications/340.htm) ha raggiunto un accordo preliminare per un ulteriore taglio della produzione di petrolio di oltre un milione di barili al giorno.I prezzi del petrolio dovranno affrontare una dura battaglia nel 2024 poiché i rischi percepiti frenano la domanda globale. Un rappresentante del primo ministro indiano Narendra Modi ha affermato che il carbone è, e continuerà a essere, una parte importante del fabbisogno energetico dell’India. L’Organizzazione meteorologica mondiale,  (Wmo), ha confermato che il 2023 sarà l’anno più caldo mai registrato. Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha reagito alla notizia dicendo: “Stiamo vivendo il collasso climatico in tempo reale”.

Dal “pezzo” di Toni Federico
Perdite e danni

“Già prima dell’apertura erano noti alcuni punti chiave dell’accordo negoziale per il finanziamento per perdite e danni:

  • La Banca mondiale lo ospiterà ad interim per un periodo di quattro anni e il fondo avrà un segretariato indipendente con rappresentanti dei Paesi sviluppati e in via di sviluppo.
  • Il fondo avrà almeno 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, poco per i Paesi in via di sviluppo che affermano che i bisogni effettivi sono già più vicini ai 400 miliardi. Secondo uno studio recente, le perdite e i danni dovuti al collasso climatico costerebbero circa 1.500 miliardi di dollari nel 2022.
  • I versamenti al fondo saranno volontari, con i Paesi sviluppati invitati, ma non obbligati, a contribuire.
  • Tutti i Paesi in via di sviluppo avranno diritto ad accedere direttamente alle risorse del fondo, con una percentuale minima assegnata ai Paesi meno sviluppati e ai piccoli stati insulari in via di sviluppo.

Gli impegni di finanziamento iniziali sono chiaramente inadeguati e saranno una goccia nell’oceano rispetto alla portata del bisogno che devono affrontare. In particolare, l’importo annunciato dagli Stati Uniti sarebbe imbarazzante. Sebbene siano state concordate regole su come funzionerà il fondo, non ci sono scadenze rigide, né obiettivi e i Paesi non sono obbligati a pagare, nonostante lo scopo sia che le nazioni ricche e altamente inquinanti sostengano le comunità vulnerabili che hanno sofferto a causa del clima. La questione più urgente ora è far affluire il denaro al fondo e alle persone che ne hanno bisogno. I fondi promessi non devono essere semplicemente impegni dichiarati. C’è bisogno di nuovo denaro, sotto forma di sovvenzioni, non di prestiti, altrimenti non si farà altro che accumulare ulteriore debito su alcuni dei Paesi più poveri del mondo, vanificando lo scopo del fondo.”

Rinviando alla lettura diretta del testo Asvis del capitoletto sui Combustibili fossili, si riporta qui di seguito il pezzo finale sulla creazione del fondo Perdite e Danni

“La creazione del fondo per le perdite e i danni è stata a lungo un ostacolo ai colloqui sul clima, e l’accordo raggiunto il primo giorno della conferenza è stato accolto con favore da molti delegati, anche se non sarà ufficialmente approvato fino alla chiusura della conferenza. Il fondo sarà un’ancora di salvezza per le persone nei momenti più bui, consentendo alle famiglie di ricostruire le loro case dopo un disastro, di sostenere gli agricoltori quando i loro raccolti vengono spazzati via e di ricollocare i migranti climatici a causa dell’innalzamento del mare. Un risultato molto combattuto, ma un chiaro passo avanti. Il successo del fondo dipenderà dalla velocità e dalla portata con cui i fondi inizieranno a fluire. Si stima che le persone nei Paesi vulnerabili dovranno affrontare fino a 580 miliardi di dollari all’anno di danni legati al clima entro il 2030 e questo numero continuerà a crescere. Il commento degli attivisti climatici richiama i Paesi ricchi, che hanno spinto affinché la Banca mondiale ospitasse questo fondo con il pretesto di garantire una risposta rapida, a far fronte ai propri obblighi finanziari in modo proporzionato al loro ruolo nella crisi climatica, che è stata principalmente causata da decenni di consumo sfrenato di combustibili fossili e dalla mancanza di adeguati finanziamenti per il clima forniti al Sud del mondo.”

Infine, un riferimento ai due (comunicati stampa)

  • sulla posizione dell’Unione Europea
  • e su come i sistemi sanitari possono contribuire agli obiettivi della Conferenza, secondo l’Istituto Superiore di Sanità

COP 28: il Consiglio definisce la posizione dell’UE per il vertice delle Nazioni Unite sul clima che si svolgerà a Dubai – Il presente comunicato stampa al quale si rimanda l’intera letturaè stato aggiornato il 17 ottobre 2023 per includere le conclusioni del Consiglio (https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2023/10/16/cop28-council-sets-out-eu-position-for-un-climate-summit-in-dubai/#:~:text=Il%20Consiglio%20ha%20approvato%20oggi,novembre%20al%2012%20dicembre%202023).

– COP 28: anche i sistemi sanitari possono contribuire agli obiettivi della Conferenza (https://www.epicentro.iss.it/ambiente/cop-28-2023-sistemi-sanitari)
– Istituto Superiore di Sanità EpiCentro – L’epidemiologia per la sanità pubblica Ambiente e salute -| EpiCentro- COP 28: anche i sistemi sanitari possono contribuire agli obiettivi della Conferenza