Dal somarello di Cattelan alla Kar-a-sura: c’è tanta Italia a Frieze NY

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Da un Maurizio Cattelan d’annata, l’asinello del primo show a New York nel 1994 replicato in una installazione che segna ufficialmente il ritorno dell’artista padovano sulle scene, alla futuristica macchina abitabile Kar-a-sutra reinterpretata dalla britannica Anthea Hamilton in omaggio all’originale dell’architetto Mario Bellini, c’e’ tanta Italia a Frieze NY, la grande fiera dell’arte clonata da Londra e arrivata ormai alla quinta edizione. Frieze ha raccolto per una settimana a Randall’s Island 200 gallerie da 31 Paesi, tra cui le italiane Galleria Continua di San Gimignano, Raffaella Cortese e Massimo De Carlo di Milano, P420 di Bologna, Lorcan O’Neill e Frutta di Roma, Alfonso Artiaco di Napoli: una rassegna trasversale di talenti, da nomi praticamente sconosciuti a celebrita’ come Damian Hirst. Cecilia Alemani, la direttrice artistica della High Line da poco nominata curatrice del Padiglione Italiano alla Biennale di Venezia 2017, ha curato anche quest’anno la sezione no profit: dieci progetti commissionati “per sovverire il ritmo della fiera spaziando attraverso tutti i media”. C’è il somarello di Cattelan, c’è il bambino volante firmato Alex Da Corte, c’è il borsaiolo di David Horovitz che ti scippa al contrario, mettendo piccole sculture in borsa invece di togliertele, e poi Heather Phillipson, artista e poeta di Londra, che concepisce la Frieze-tent, la tenda sotto la quale si svolge la fiera, come una spina dorsale spezzata e Eduardo Navarro con i performer che riflettono il cielo e lo portano in giro. E c’e’ il veneziano trapiantato ad Amserdam Giorgio Andreotta Calo’, la cui stratigrafia di suoni manipolati accompagnano nella visita Il Cattelan e’ un tributo alla defunta Daniel Newburg Gallery e un testimone ideale (ass, asino, in inglese significa anche, più’ volgarmente, fondioschiena) al prossimo progetto dell’italiano al Guggenheim: un water in oro 18 carati che, nelle intenzioni dell’artista, diventerà arte una volta usato dai visitatori: fu alla Newburg che nel 1994 Cattelan organizzo’ il suo debutto americano che fu anche l’ultimo della galleria. Stavolta nel salone dove l’unico arredo e’ un lampadario barocco, l’asino Sir Gabriel, star della Metropolitan Opera, si presta agli scatti di chi ha fatto la fila. Domenica tornera’ in stalla, giusto in tempo per passare il testimone alle aste di primavera: si comincia da Christie’s con Bound to Fail, 39 pezzi tra cui “Him”, l’Hitler inginocchiato di Cattelan, e poi Bruce Nauman, Jeff Koons, Cindy Sherman, Marcel Duchamp, Richard Prince che evocano il tema del rischio e del fallimento.