Dagli Usa a Napoli
I manager tra passato e futuro

81

La storia dell’Ingegneria gestionale è nata negli Usa alla fine degli anni ’60 e in Italia arriva poco dopo. Il primo studioso americano fu Taylor, che richiese nell’impresa industriale il ruolo La storia dell’Ingegneria gestionale è nata negli Usa alla fine degli anni ’60 e in Italia arriva poco dopo. Il primo studioso americano fu Taylor, che richiese nell’impresa industriale il ruolo degli ingegneri. Egli fu l’iniziatore della trasformazione passata alla storia come “rivoluzione manageriale”. Si deve invece a Francesco Mauro, Presidente della CineMeccanica e della Breda, che pubblicizzò efficacemente di seguire l’indirizzo culturale delle aziende americane. L’intento era quello di diffondere la scienza economica su basi numeriche e sperimentali in modo più approfondito. Fu così che nacque la ricerca operativa sviluppata da Dantzig nel periodo bellico, e successivamente applicata nelle facoltà di Ingegneria in Italia. Si deve invece alla Svimez (anni ’60), la pubblicazione di un libro bianco che propose il dottorato e la ricerca, attuate purtroppo molto tempo dopo. Negli anni ’70 le proposte di riformare il sistema di istruzione furono parecchie: Antonio Ruberti pubblicò una ricerca delle facoltà di Ingegneria per mantenere il passo con il progresso scientifico e tecnologico. Nel frattempo le università americane avevano messo a punto le scienze organizzative matematiche ed ingegneristiche che ebbero un effetto immediato sulle loro imprese e sulla composizione della manodopera. L’eco degli effetti arrivò anche in Italia e nel 1972 Beniamino Andreatta, primo Rettore dell’Università di Arcavacata (Cosenza), insieme a Paolo Sylos Labini, fece il primo corso di Ingegneria Gestionale dedicato alla complessità delle componenti tecnologico-organizzative del mondo produttivo. L’obiettivo era formare una classe dirigente per il territorio del Mezzogiorno. Il Politecnico di Milano nella facoltà di ingegneria elettronica nel 1969/70/71/72 inserì materie come teoria dei sistemi ed argomenti di economia aziendale. Il successo fu grande e si duplicò il corso di economia ed organizzazione aziendale affidato a Umberto Bertelè, un docente che è stato un antesignano di Ingegneria Gestionale. L’esempio di Milano fece da apripista ed il Rettore di Torino, Rodolfo Zich, nel 1989 revisionò l’ordinamento ed inserì in modo definitivo la laurea in Ingegneria Gestionale. Anche Napoli con la Federico II, nel 1987, fece un convegno presso l’Isveimer e affidò a Mario Raffa il coordinamento delle forme che avrebbe assunto il nuovo corso di laurea di Ingegneria Gestionale a Napoli che, però, per mancanza di professori, prese il via solo nel 1992. Da qualche anno è stato istituito il corso della Gestione dello Sviluppo Imprenditoriale orientato da Mario Raffa (decano di Ingegneria Gestionale) e dal sottoscritto, la una strada verso la realizzazione di progetti innovativi di notevole livello. Grande l’impatto sul mondo del lavoro: una indagine Istat del 2011 rivela che più del 93 per cento dei laureati in Ingegneria Gestionale ha un impiego stabile.

Di Bruno Iaccarino docente di Gestione dello Sviluppo Imprenditoriale Università di Napoli Federico II