DAC, sistemi e tecnologie abilitanti per l’Aerospazio: concluso il progetto TOP

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in foto Luigi Carrino, Presidente del Dac, Distretto Aerospaziale della Campania (foto da comunicato stampa)

Concluso il progetto R&S TOP (Tecnologie One Piece) finanziato dalla Regione Campania e proposto dal DAC – Distretto Aerospaziale della Campania, presieduto dal prof. Luigi Carrino e capofila di un partenariato composto da alcuni dei suoi soci esecutori Leonardo (responsabile scientifico), Aerosoft e Protom, da un Organismo di Ricerca (Università degli Studi di Napoli Federico II) e da 2 Pmi (HTT e Italrobot).

Il progetto, avviato nel dicembre 2019 nell’ambito dei Progetti di Ricerca e Sviluppo di Sistemi e Tecnologie abilitanti per l‘Aerospazio, rientra nella consolidata tradizione per la produzione di aerostrutture in materiale composito e si pone nell’ambito degli sviluppi della Smart Factory per l’Industria 4.0.

Le finalità del progetto TOP hanno riguardato l’ideazione e l’applicazione di metodologie/tecnologie abilitanti per l’ottimizzazione dei processi di fabbricazione ed assemblaggio di aerostrutture complesse in composito al fine di promuovere lo sviluppo industriale del settore campano, garantendo nel contempo la centralità del fattore umano come operatore e fruitore delle tecnologie.

I risultati sono stati raggiunti tramite un sistema di dimostratori tecnologici che ha permesso di sperimentare e validare i risultati su casi pilota rappresentativi di reali problematiche industriali.

Il sistema di prototipi (Dimostratori tecnologici di prodotto ‘full scale’ e Dimostratori tecnologici per i processi di fabbricazione, assemblaggio e controllo conformità) ha consentito di validare a seconda dei casi i sistemi e le tecnologie sviluppate per una eventuale successiva industrializzazione.

Gli obiettivi ed i risultati del sistema di dimostratori riguardano anche la valutazione degli impatti sul fattore umano nei processi di integrazione uomo-macchina dovuti alla introduzione di innovativi processi produttivi digitalizzati basati sulle tecnologie abilitanti (KETs) dell’Industria 4.0. I risultati sono stati relativi quindi anche alla sperimentazione e validazione di nuovi ed innovativi moduli formativi che, basandosi sulle tecnologie di training avanzate quali la realtà virtuale/aumentata/mista, consentono di accrescere le competenze favorendo nel contempo una capacità industriale evoluta estendibile e scalabile sull’indotto del comparto campano.

Per poter gestire gli impatti della pandemia Covid-19, la gestione dello stato di avanzamento delle attività di progetto è stata di tipo misto e flessibile integrando gli approcci tipo classico del project management con gli approcci più innovativi di tipo “Agile”. La gestione è così risultata più agevole riuscendo a tenere traccia delle attività e dei progressi di progetto con soluzioni che maturavano in corso d’opera.