Da Napoli la sperimentazione del progetto Mobility as Service

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Spostarsi da casa verso un’altra città utilizzando un unico canale digitale per prenotare ed acquistare i biglietti dei mezzi di trasporto sarà possibile, in un futuro non troppo lontano, grazie a MaaS for Italy. Oggi per spostarsi da Napoli a Roma è necessario usare almeno tre mezzi: metropolitana, treno e taxi, ed altrettante app per consultare orari ed acquistare i biglietti o pagare con sistemi digitali. Semplificare e governare il complesso sistema del trasporto pubblico e privato (quindi anche car e bike sharing) è l’obiettivo di MaaS, acronimo di Mobility as Service, un progetto al quale il Pnrr ha destinato 40 milioni di euro ai quali si aggiungono i 16 ,9 milioni stanziati dal Fondo Complementare. Al lavoro ci sono il dipartimento per la trasformazione digitale, soggetto attuatore, ed il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Coinvolti anche alcuni enti locali: Napoli, Roma e Milano sono le prime città «pilota», seguiranno Bari, Firenze e Torino e poi i territori delle regioni Campania, Puglia, Emilia-Romagna, Abruzzo, Piemonte, Veneto e la Provincia autonoma di Bolzano . L’obiettivo finale sarà un unico canale digitale che consentirà, non solo di accorpare i servizi per gli utenti, ma anche di avere un monitoraggio costante sia dell’offerta che della domanda di servizi di trasporto, contribuendo a trasformare le abitudini di mobilità dei cittadini con tutti i benefici per l’ambiente che avranno grazie ad un uso più razionale dei mezzi privati. A Napoli le attività sono curate dal Servizio Trasporto Pubblico Locale e MaaS del Comune che ha coinvolto, in una prima fase sperimentale, mille cittadini. Il progetto ed i risultati della prova sono al centro del convegno nazionale che si tiene oggi e domani al polo universitario di San Giovanni a Teduccio, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli . «Il progetto MaaS for Italy – ha affermato l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Edoardo Cosenza – punta a vedere i trasporti come un unico sistema grazie ad un approccio interdisciplinare. Si parte dalla rete di mobilità di base per avere un sistema fortemente interconnesso. Alcune innovazioni a Napolisono già state adottate da tempo come l’utilizzo dei sistemi di pagamento elettronico per utilizzare le linee 1 e 6 della metropolitana, i treni Eav, Alibus e le funicolari. Basta sfiorare i lettori con la carta di credito o il bancomat in entrata e se lo si fa anche in uscita, il sistema è in grado di applicare, a fine giornata, la tariffa più economica». «Vogliamo utilizzare l’innovazione digitale – ha spiegato Ginevra Bruzzone, direttore generale del Servizio 1 della struttura di missione Pnrr – per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini in un ambito, che è quello della mobilità, che ha un impatto diretto sulla qualità della vita. Si tratta di un progetto molto importante dal punto di vista sociale e per l’impatto ambientale che può anche avere come incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico. La peculiarità dell’impostazione di MaaS per l’Italia è legata al fatto che una parte del progetto lascia spazio a degli esperimenti per tenere conto della peculiarità dei territori». «Siamo in una fase sperimentale, ma abbiamo già riscosso l’interesse di tutti gli operatori del settore che sono selezionati per adottare sistemi digitali ea mettere in rete tutte le informazioni a loro disposizione. È un approccio rivoluzionario perché c’è la tendenza da parte dei singoli soggetti a guardare al proprio ambito ristretto, senza mettere a sistema le informazioni che gestisce e metterle, in questo modo, a disposizione di tutti i cittadini», ha concluso Dario Gentile, dirigente del Servizio Trasporto Pubblico Locale e MaaS del Comune di Napoli.