È rientrata da pochi giorni in Italia Tania Genovese, presidente dell’Associazione Dateci le Ali Aps che, da Napoli, ha contribuito ad alleviare le sofferenze della popolazione colpita dalla guerra in Ucraina grazie al contributo di alcune aziende locali che hanno donato beni di prima necessità oltre a supportare l’acquisto di un’ambulanza. L’automezzo e tutti i beni raccolti sono stati consegnati presso l’ospedale di Stryi che aveva formulato esplicitamente la richiesta, subito accolta dall’Associazione Dateci di Ali Aps. Insieme all’associazione Corpo Internazionale Humanitas è stato promosso un progetto condiviso per l’acquisto e l’invio dell’autoambulanza. L’operazione è stata realizzata grazie alla solidarietà giunta da diversi fronti: soci, volontari, familiari, amici, professionisti, imprenditori che hanno reso possibile una missione che orgogliosamente, in pochi giorni, ha consentito di acquistare il mezzo e caricarlo, con il supporto e la generosità di diverse aziende, di beni di prima necessità come dispositivi medici forniti da Ortopedia Meridionale del cavaliere Salvio Zungri, farmaci donati dall’associazione Gocce di Carità e abiti offerti dal Gruppo FB. «Oltre alle aziende e agli amici che si sono spesi per permetterci di consegnare l’ambulanza ei beni di prima necessità in Ucarina – spiega Tania Genovese -, non possiamo dimenticare il supporto arrivato da tante altre realtà: il gruppo Fox Pelletterie, la libreria Iocisto , i parroci Ihor Horishnyi e Maksym Kolodchak che ci hanno aiutato nella raccolta, tutti i volontari del nostro laboratorio di cucito che hanno realizzato abiti su misura come richiesto anche da altri ospedali. Proseguiremo a occuparci anche dei rifugiati ucraini sul nostro territorio e in quest’ottica stiamo allestendo uno spettacolo con il maestro Dmytro Khoma, con il patrocinio del Consolato generale dell’Ucraina a Napoli e del Corpo Diplomatico Consolare di Napoli-Campania, in programma il prossimo 8 dicembre al teatro Bolivar, per offrire un dono di Natale ai tanti bambini presenti a Napoli e raccogliere altri fondi utili per l’acquisto di una seconda ambulanza».