Da detenuti a imprenditori: il progetto del carcere casertano

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Si chiama “Idee d’Impresa per la libertà” il progetto che ha coinvolto 15 detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) attraverso un corso di tutoraggio finalizzato a sviluppare delle piccole imprese da realizzare una volta scontata la detenzione. L’iniziativa è stata promossa dalla società di formazione Meta Spa in collaborazione con la Regione Campania che l’ha anche finanziata. Il tutoraggio, con 300 ore di formazione e didattica, si è svolto a partire da febbraio all’interno della casa circondariale casertana in un laboratorio informatico; a rendere possibile la “trasformazione” delle idee proposte è “Prevedo- Start Up”, un software per lo sviluppo di business plan ideato da Aldo Chiapparino, pioniere di programmi per la nascita di nuove imprese. “Prevedo”, donato gratuitamente ai detenuti, è stato utilizzato da quest’ultimi per sviluppare le future piccole imprese, da un campo di addestramento per cani ad aree per la coltivazioni di funghi e asparagi passando per l’organizzazione di tour cittadini a bordo di vespe d’epoca. Le idee imprenditoriali e la cronistoria del tutoraggio in carcere sono raccolte in un libro. “Dopo il tutoraggio i detenuti hanno tutti gli strumenti per realizzare i loro progetti – spiega Donato Alberico di Meta S.p.a. – ma vogliamo seguitare il progetto per supportarli anche nella fase di realizzazione e proseguire con la nostra iniziativa confidando nel supporto del Garante dei Detenuti e nella sinergia delle forze che hanno operato all’iniziativa“.