Da Amalfi al Giappone una tradizione che ci unisce

Washi, carta giapponese si, prodotta non con il riso ma con cellulosa di comuni alberi, stessa sorte come ad Amalfi nota cittadina costiera.

La carta del sol levante si distingue dalle altre per il materiale usato e la lavorazione fatta solo ed esclusivamente a mano da esperti maestri artigiani.

La pianta da cui si estrae la cellulosa e’ il Kozo , la sua polpa viene bollita con soda, lavata e battuta con mazze di legno.

I fogli vengono essiccati e spennellati con  un pennello.

il risultato e’ una tipologia di carta molto fine molto bella e nello stesso tempo resistente

Si producono carte da scrivere,ombrelli, telai di separazione, fazzoletti etc… 

La tecnica della lavorazione fu importata della vecchia Cina

A Kyoto rinomata e’ la lavorazione di raffinati tessuti Yuzen dipinti a mano usati nelle tradizionali Matsuri o meglio feste …di piazza.

Grande utilizzo nelle carte per l’origami, nel XIX e XX secolo il governo giapponese ne richiese l’emissione e la stampa per le banconote.

In tutto il Giappone la carta Washi e’ venduta e vengono proposte svariate forme ed utilizzo.

A Gifu vengono prodotti gli Ombrelli di carta (Kamigasa) e ne esistono diversi… per la pioggia (Amagasa) e per il sole (higasa)

Dovete sapere che in Giappone uno degli impieghi più’ nobili della carta pregiata e’ confezionare i pacchi regali,

Il regalo in Giappone rappresenta un aspetto importante per la cultura nipponica che si basa su obblighi e rispetto.

E’ uno spettacolo da non perdere vedere confezionare alla commesse dei grandi ,magazzini, come Isetan-Mitsukoshi, Takashimaya, Matsuya ed l’elegante Wako, pacchi regali con 

le loro tecniche, capaci di utilizzare 10 centimetri di carta per un regalo molto più’ grande…. vedere per credere… e’ una vera magia..

il Mizuhiki e’ un fiocchetto che lega i pacchetti e che rappresenta il legame tra chi dona e chi riceve.