Curiosità/ Gli otto ristoranti più bizzarri di New York

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Come potrebbe confermare ogni nuiorchese, la scena culinaria della città soddisfa qualsiasi palato, con i ristoranti più invitanti, più famosi, più gustosi, più costosi. Per i meno esigenti, per gli amanti delle stelle Michelin, inclusi i più radicali dei buongustai, ed è impossibile non trovare una preferenza o una valida alternativa.

Ma cosa succede se il menu prevede un piatto con polipo vivo? E se la cena è ad alto contenuto di zuccheri? Come si affronta una frittata fuori budget? No, non si tratta di un reality show con prove di sopravvivenza, sono soltanto esempi per chi è in vena di avventura. Dai piatti che vi faranno inorridire a quelli di cui potreste innamorarvi, ecco un tour di alcuni dei più stravaganti ristoranti di New York.

DOMINIQUE ANSEL BAKERY, IL CERCHIO DEI GOLOSI

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Dominique Ansel, ai più non dice molto, da alcuni anni però è uno dei pastry chef più famosi di New York. La ragione è legata all’invenzione, di Ansel appunto, del Cronut, ibrido tra un croissant e un donut (la ciambella fritta). Annoverato tra le 25 migliori invenzioni del 2013, il cronut costa 6 dollari (contro 2.5 del croissant e 1.20 del donut), per la sua preparazione si impiegano tre giorni e la fila per accaparrarsene uno si allunga su diversi isolati, ogni mattina. Ora, il pasticciere francese se ne è inventata un’altra. Ha messo a punto un menu degustazione di otto portate, tutte dolci. All’interno del laboratorio, Dominique Ansel Kitchen, ad una certa ora un tavolo da otto viene calato dal soffitto e la cena è servita. Tra un Paris-NY, bignè con cioccolato, caramello e burro di arachidi, Mini-me, minute meringhe multi gusto, e uno shot ammazza caffè alla crema di latte, il carico di saccarosio è assicurato. Nota: la lista degli otto dessert cambia ogni sei mesi e le prenotazioni si fanno il primo giorno del mese, fino a mezzogiorno. Otto attimi di piacere!

SIK GAEK

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Ristorante coreano prevalentemente di pesce, Sik Gaek è famoso per un solo ingrediente, il polipo. Non si tratta di polipo in versione mille salse, al contario esiste una sola variante, quello vivo. Presente in ogni piatto, la piovra si muove e si contorce. Se incapaci di ingoiare tutti i tentacoli, si può optare per i bocconcini di sushi, meno tempestosi. Viva, l’esperienza!

THE BEAUTY BAR

beauty bar

Non si può dire che il Beauty Bar sia il posto più strano di New York, di certo è un pò bizzarro. Tecnicamente si tratta di un bar, con tanto di classico bancone e happy hour, però a chi entra, oltre ad uno Spritz o un Cuba Libre, si può proporre una manicure, una pulizia del viso e una messa in piega. Bastano dieci dollari per una manicure e un cocktail, e molto probabilmente al terzo bicchiere le unghie sembreranno perfette. Locale dal look kitsch deciso, il “bar bellezza” oltre a smalti e Martini, è anche sede di eventi musicali dal vivo, mini commedie teatrali e deejay che tirano fino a tardi. Insomma, dai bigodini alla disco il passo è breve. Casa e bottega!

PROPOSTE DALL’ EMISFERO AUSTRALE

emosfero australe

Nessuno potrebbe immaginare che in un luogo con divanetti morbidi color cioccolato, tovaglie bianche e immagini incorniciate di eleganti personaggi baffuti di epoche passate sui muri, possano servire carne di canguro. Accade da Burke & Willis, e, difficIle immaginare che possa esistere la categoria, il locale è rinomato tra gli appassionati. Filetto di canguro con contorno di patate dolci e cavolo cinese, è solo una delle tante proposte. Oltre alla crostata di canguro con marmellata di pomodori e verdure, la specialità della casa è il ‘Roo Burger”, hamburger della stessa “specie” servito all’australiana, con uovo fritto sopra. Salti chi può!

LA FORMICA NERA

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Gli insetti sono stati per secoli alla base della dieta di molte culture. Eppure gli occidentali tardano a digerire esseri striscianti e appiccicosi. Le ultime tendenze in quanto a gusto però fanno ben promettere. Un esempio, per pance forti, è The Black Ant, un pub/ristorante messicano, che propone menu stracolmi di insetti. La giusta tana per cavallette, scorpioni e formiche, da cui appunto il nome. La scelta è vasta e i sapori quasi certamente soggettivi, tra antipasti di guacamole con formiche nere fritte e tacos con cavallette e queso fresco, oltre ai secondi di gamberi in crosta di cavallette e tartare di manzo danese con sedano e formiche. Il tutto annaffiato con cocktail di liquore Mezcal e scorpioni annegati nell’alcol. Nota “positiva”, si servono anche piatti non infestati da parassiti. Non sperate di incontrare Spiderman!

DENTIFRICIO GUSTO QUASI CLASSICO

dentifricio

Chi cena al ristorante giapponese Takashi ha ragione di provare una certa soggezione, mista a shock, nel leggere il menu. Lingua di vitello con tre condimenti, testicoli stile escargot, tartare di occhio in salsa miso piccante, stomaco fritto, lesso ed essiccato e per finire, ma non è finita, tendine di achille sbollentato e sfilacciato. In altre parole, la mucca è servita. Il massimo della prelibatezza però è affidato alla crema di cervello di bovino. La “pomata” si presenta in un elegante tubetto bianco brillante, uguale, nelle fattezze, a quello del nostro dentifricio, accompagnato da soffici blinis e caviale nero. Accomodarsi è una sfida!

FRITTATINA MILIONARIA

frittatina

Arrivate da Norma con ottimo appetito, e portafogli pieno. Pare che il bistrot dell’hotel Le Parker Meridien sia una mecca dorata per gli amanti dell’american breakfast. Uova fritte, strapazzate e alla coque, con salsiccie, pancetta croccante e fagioli affumicati, moderati da pancake e sciroppo d’acero, sono solo alcune delle specialità della casa. La proposta più ricca infatti, è la lobster frittata. Particolarità dell’omelette non è l’abbondante polpa di aragosta con cui viene farcita, nè il caviale pregiato con cui si serve, piuttosto il cartellino del prezzo, uno shock da 1000 dollari. E c’è da scommettere che sia tra i piatti più richiesti. Over the top!

DULCIS IN FUNDO

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L’immaginazione di chi gestisce la gelateria OddFellows (Strani Individui) ha generato un gelato dal gusto dolce-salato. Nulla di strano ovviamente, se al caramello non si mischiasse salsiccia affumicata piccante, il classico chorizo spagnolo. Particolare importante, il gusto della salsiccia non è prodotto artificialmente bensì ricavato dall’insaccato vero. Si spera che il combo chorizo-caramello riesca ad unire il meglio di entrambi i mondi del dolce e del salato. Ovviamente dagli “strani individui” non mancano altre opzioni originali: gelato al formaggio Manchego con ananas e timo, una versione gusto Guiness, oppure un più leggero sorbetto alla fragola e pomodoro. Vietato intimidirsi!