Curarsi oltre la crisi
se l’assistenza è gratuita

52

A cura di Lorenzo Murolo Aumentano ogni giorno le persone che non possono curarsi a causa della costante crisi economica. Per loro e per i tanti immigrati irregolari, così come per le A cura di Lorenzo Murolo Aumentano ogni giorno le persone che non possono curarsi a causa della costante crisi economica. Per loro e per i tanti immigrati irregolari, così come per le donne vittime di violenza, a Napoli c’è l’Ospedale Solidale accolto a Villa Betania a Ponticelli ma a servizio di tutta la Regione. Tra le attività, cinque progetti di assistenza sanitaria gratuita e altre iniziative di solidarietà sociale, culturale e psicologica che funzionano grazie alla disponibilità di medici, infermieri e operatori sanitari, ma anche volontari, che dopo il lavoro si fermano in ospedale o si recano presso chiese e associazioni per aiutare i più bisognosi. Fino ad oggi l’Ospedale Solidale ha già erogato migliaia di prestazioni agli immigrati senza permesso di soggiorno, che hanno paura di rivolgersi alle strutture pubbliche; persone di altre fedi che per motivi culturali hanno difficoltà a rapportarsi alle strutture ospedaliere pubbliche; donne che hanno subito violenza, sessuale ma anche fisica o psicologica, e che non sanno a chi rivolgersi; famiglie di bambini prematuri che non possono o non sanno come affrontare questa situazione, grandi obesi che non trovano accoglienza da altre strutture; ma anche tante, tante persone che non hanno neanche i soldi per mangiare. “Abbiamo ulteriormente ampliato l’offerta di servizi dell’Ospedale Solidale sia per rispondere alle crescenti richieste di aiuto, sia per garantire prestazioni di qualità anche a chi non può permettersele” spiega Luciano Cirica, vice Presidente della Fondazione Betania. Come “Prendiamoci cura di Lei” contro il Carcinoma vaginale, rivolto alle extracomunitarie senza permesso di soggiorno.