Se il 2014 è destinato a chiudersi con un saldo negativo in termini di passeggeri movimentati il 2015 si annuncia come l’anno della riscossa per il porto di Napoli. Una settimana Se il 2014 è destinato a chiudersi con un saldo negativo in termini di passeggeri movimentati il 2015 si annuncia come l’anno della riscossa per il porto di Napoli. Una settimana fa Il Denaro anticipa i contenuti del rapporto “Italian Cruise Watch”, nel quale è evidenziata una stima di calo del traffico turistico, per Napoli, nell’ordine del 13 per cento entro fine anno. Si tratta, però, di una debacle isolata perché il rapporto completo, presentato nel capoluogo campano durante la rassegna Italian Cruise Day, evidenzia un sensibile incremento di affari per la prossima stagione. I dati sono il frutto della proiezione effettuata da Risposte Turismo sulle previsioni di 31 porti crocieristici italiani, scali che, complessivamente, nel 2014 avranno movimentato il 98 per cento del totale passeggeri e l’87 per cento delle toccate nave. La stima per il 2015 relativa a Napoli, che nella classifica dei terminal si piazza al terzo posto dietro Venezia e Civitavecchia, rileva una presenza di 1 milione e 187mila passeggeri in entrata e uscita con una crescita del 16,4 per cento rispetto al 2014. E quello napoletano è un caso raro, visto che tra i primi dieci porti italiani secondo Risposte Turismo a crescere sono solo, oltre lo scalo partenopeo, La Spezia (63,3 per cento) e Civitavecchia (7 per cento). Tutti gli altri si preparano, invece, a un ridimensionamento del traffico. Nel 2015 aumentano, sempre secondo lo stesso rapporto, anche gli approdi. Quelli previsti a Napoli sono 458, con un incremento del 7,8 per cento rispetto alla stagione in corso. In questo caso l’unica altra realtà in crescita è La Spezia (35,7 per cento). Inoltre lo studio evidenzia, per il 2015, un incremento del 5 per cento del numero di porti in grado di ospitare navi superiori ai 350 metri di lunghezza, tra questi non c’è Napoli, aumentando così le possibilità di attracco e scalo delle unità di nuova generazione. Ascoltando le opinioni dei responsabili di oltre 30 porti crocieristici italiani, essi sostengono che per la crescita del comparto siano utili un maggior coordinamento tra tutti gli operatori nonché le partnership e gli accordi attivati tra i terminal, benché siano in molti a ritenere che gli attuali livelli di traffico potrebbero stabilizzarsi per gli anni a venire. Per quanto riguarda l’analisi degli itinerari e degli scali scelti dalle compagnie di crociera, Italian Cruise Watch 2014 evidenzia come Venezia e Civitavecchia, nel 2014, siano state individuate come destinazione da circa l’80 per cento delle compagnie di crociere che scalano nel nostro Paese, posizionandosi rispettivamente al primo e al secondo posto nella classifica per numero di compagnie clienti dei principali porti crocieristici nazionali. La compagnia che, nell’anno in corso, ha fatto scalo nel maggior numero di porti (17) è stata Costa Crociere, seguita da Variety Cruises (16) e Holland America Line, Phoenix Reisen, Sea Cloud Cruises, Seabourn Cruise Line e Silversea Cruises, a quota 15.
In crescita solo tre scali Nella tabella le previsioni sul traffico turistico e gli approdi di navi da crociera per il 2015 nei principali porti italiani. I dati della stima sono confrontati con quelli del 2014