Crisi Ucraina, dagli USA nuove sanzioni alla Russia

85

A cura di Antonio Arricale Gli Stati Uniti, d’intesa con l’Europa, aggravano le sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina. Nella schiera di aziende incluse nella “blacklist” c’è adesso anche Gazprombank, la A cura di Antonio Arricale Gli Stati Uniti, d’intesa con l’Europa, aggravano le sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina. Nella schiera di aziende incluse nella “blacklist” c’è adesso anche Gazprombank, la banca pubblica russa online, che include tra i suoi alti funzionari anche il primo ministro Medvedev. E c’è anche Rosneft nella lista nera, importante azienda attiva nell’energia, e altre banche e industrie attive nel settore dell’elettronica e della difesa. La motivazioni dell’inasprimento Usa è che Mosca non avrebbe impostato una diplomazia necessaria a ridurre l’escalation della violenza nelle zone orientali dell’Ucraina. Obama ha dichiarato che le nuove sanzioni sono “significative, ma mirate e indicano che gli USA continueranno a dare un forte sostegno al popolo ucraino”. Stizzita la reazione russa, che per voce del vice ministro degli esteri, Riabkov, fa sapere che “queste ultime sanzioni sono inaccettabili. Sono un pretesto falso contro un certo numero di entità ed individui russi che non posso che essere qualificate come scandalose”. Tonfo della borsa a Mosca. E i primi effetti delle nuove sanzioni annunciate ieri da Usa e Ue contro la Russia per la crisi ucraina non si sono fatti attendere: la Borsa di Mosca ha aperto con un forte calo, -2,83% l’indice Micex (in rubli) e – 3,61% quello Rts (in dollari). Borse asiatiche Tokyo incerta Giornata fiacca per i mercati asiatici, con Tokyo che ha scontato qualche realizzo, dopo aver toccato negli ultimi giorni i massimi degli ultimi sei anni. Il buon andamento dei settori legati alle commodities e del comparto industriale, che beneficiano dei segnali di ripresa dell’economia, è stato controbilanciato da vendite sui tech. I mercati, ieri, erano stati galvanizzati dal buon dato sulla crescita cinese, ma hanno tratto spunto anche dalle indicazioni positive giunte dal Beige Book, il rapporto mensile della Fed sullo stato dell’economia nei dodici distretti. A Tokyo, l’indice Nikkei ha limato lo 0,11% a 15362,11 punti, mentre il Topix ha lasciato sul terreno lo 0,07% a 1272,68 punti. Tra le altre borse asiatiche Seul ha terminato in vantaggio dello 0,37%, mentre Taiwan ha perso lo 0,81%. In prevalenza negative le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le contrattazioni, con Hong Kong che cede lo 0,20%, Shanghai lo 0,70%, Singapore lo 0,10%, Kuala Lumpur lo 0,14%, Jakarta lo 0,32%. Tiene sulla parità Bangkok. Mercato Usa Wall Street chiusura in rialzo: è il quindicesimo record dell’anno per il DJ (+0,45%) L’economia degli Stati Uniti continua a migliorare ad un ritmo “tra i modesto e il moderato” con il mercato del lavoro in buona salute, fatta eccezione per qualche piccolo “neo”. Nessuna sorpresa dal Beige Book, il report sull’andamento congiunturale americano elaborata dai singoli distretti della Federal Reserve che viene diffuso due settimane prima della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), il braccio tecnico della Federal Reserve. Cinque dei dodici Distretti in cui è divisa la Banca Centrale hanno parlato di espansione “moderata”, gli altri hanno invece usato la parola “modesta”. Gli unici ad osservare un lieve peggioramento del ritmo di crescita sono gli stati di Boston e Richmond. In generale, comunque, la maggior parte dei banchieri ha esternato una view ottimista esattamente come nel Beige Book precedente. Bene il mercato del lavoro, noto tallone d’Achille dell’economia a stelle e strisce assieme al settore immobiliare. La creazione di nuovi impieghi sta infatti superando le aspettative, anche se i salari continuano a rimanere in stallo fatta accezione per quelli legati alle professioni più qualificate dove, e questo è un altri piccolo difetto, continua a mancare un adeguato equilibrio tra domanda e offerta. Secondo il Beige Book, che raccoglie dati e statistiche fino al 7 luglio, il settore immobiliare si conferma a macchia di leopardo mentre il turismo si è espanso in tutti i Distretti. In modesta ripresa le vendite al dettaglio, trainate soprattutto dal comparto auto, mentre i prezzi, altro elemento importante per la politica monetaria della Banca Centrale americana, continuano a mostrare un trend ascensionale ma con pressioni “generalmente contenute”. Per ora, dunque, l’inflazione non accelererà l’exit strategy. Borsa. Rifiutata da Time Warner, 21st Century Fox ha perso il 4,64%. Chiude in calo Apple (-0,57%) invertendo la rotta sul finale dopo l’annuncio di una partnership con Ibm. Nel reddito fisso, gli investitori hanno venduto titoli di stato a breve scadenza e comprato quelli a lunga scadenza ancora su timori di un rialzo dei tassi. Il decennale ha guadagnato 3/32 con rendimenti al 2,538%. Il trentennale è salito di 10/32 al 3,349%. Il titolo a due anni é sceso di 1/32 allo 0,492%, quello a cinque anni ha perso altrettanto all’1,7%. Sui mercati valutari il dollaro si è rafforzato contro le principali valute sostenuto dal messaggio ottimistico di Janet Yellen. L’euro è dunque sceso ai minimi in un mese a quota 1,3523 dollari, la sterlina a 1,7134 dollari. Il cambio dollaro/yen si è attestato a 101,67. Europa Settore auto, ancora un mese positivo Ancora un mese positivo per settore dell’auto europeo, a conferma del progressivo miglioramento dell’economia dopo la lunga e profonda crisi strutturale vissuta in questi ultimi tre anni. Nel mese di giugno, fa sapere l’Associazione europea dei produttori di auto (ACEA), le immatricolazioni nella UE (EU 28 + EFTA, l’Associazione europea del libero scambio) hanno segnato un aumento del 4,3% a 1.230.365 unità, mentre nell’ambito della sola Eurozona, le vendite sono salite del 3,9% a 1.109,568 unità. Tra i cinque principali mercati, si segnala il trend ampiamente positivo di Spagna (+23,9%) e Regno Unito (+6,2%). Riprende vigore il mercato francese (+2,5%), mentre torna a salire quello italiano (+3,8%). In calo solo la Germania (-1,9%). Per quanto concerne i singoli marchi, il Gruppo Fiat, che ora include anche Chrysler, ha riportato nel complesso dell’Unione europea un incremento delle vendite del 7,1%, mentre la quota di mercato è salita al 6,1% dal 6% dell’anno precedente. Borse: avvio negativo per le principali Piazze finanziarie europee che potrebbero così abbandonare in apertura la strada dei rialzi imboccata ieri in scia alle positive indicazioni arrivate ieri. I listini continentali potrebbero snobbare la chiusura in crescita di Wall Street. L’attenzione degli investitori rimarrà quest’oggi comunque rivolta ad alcuni dati macro di rilievo in arrivo dal mercato immobiliare statunitense, oltre al proseguimento della stagione delle trimestrali Oltreoceano. In particolare oggi sono attesi i conti di Google e Morgan Stanley. Bmw ha annunciato il richiamo di 1,6 milioni di vetture in tutto il mondo per un possibile difetto di funzionamento dell’airbag. La misura riguarda i modelli Bmw della serie 3 costruiti tra maggio 1999 e agosto 2006. Il gruppo ha spiegato che si tratta di una misura precauzionale volontaria tesa a minimizzare il rischio che l’airbag del sedile del passeggero non si apra correttamente. Air France-Klm. “Sono contento dei rapporti con Air France-Klm e vogliamo continuare così”. Così il Ceo di Etihad, James Hogan, a proposito dei futuri rapporti con il gruppo franco-olandese nell’ambito dell’alleanza con Alitalia. “Air France è un partner molto importante. Pensiamo che le joint-venture con Air France e Delta continueranno”. Italia Milano parte negativa Piazza Affari parte in rosso con l’indice Ftse Mib che segna un ribasso dello 0,56% a 20.953 punti. Avvio poco mosso per lo spread Btp-Bund in area 161 punti base e con il rendimento del Btp decennale intorno al 2,80%. Dal fronte macro l’attenzione oggi sarà rivolta al dato finale sull’inflazione nell’Eurozona e con quello sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. Sul listino meneghino svetta Buzzi Unicem (+2,3% a 12,66 euro) in scia alla promozione a buy da parte di Ubs. Molto bene Fiat (+1,1% a 7,68 euro) dopo i dati positivi sulle immatricolazioni in Europa. Gtech (+0,15% a 19,22 euro) beneficia della promozione di Bofa Merrill Lynch e Banca Akros. Pessime performance per Telecom Italia che nei primi scambi cede il 3,2% a 0,88 euro. Va comunque detto che Piazza Affari si lascia alle spalle il buon recupero messo a segno ieri grazie alle brillanti performance del settore bancario e delle telecomunicazioni. Telecom Italia. Giornata da incorniciare quella di ieri a Piazza Affari per Telecom Italia. A far da volano all’azione sono state le ricorrenti voci di m&a nel settore. La Repubblica è tornata a parlare di un possibile matrimonio russo-cinese tra Wind e 3 Italia, creando il terzo operatore mobile con un quota del 30% del mercato. A governare la nuova entità dovrebbe essere il magnate Li Ka Shing che ha lanciato 3 Italia nel Duemila. Ferragamo. Salvatore Ferragamo ha ricevuto la promozione da parte di Sociétè Generale. Gli analisti della banca d’affari francese hanno emesso un upgrade sull’azione della maison fiorentina alzando il loro rating a hold dal precedente sell. La casa d’affari ha inoltre confermato il proprio target price sull’azione a 21,5 euro. STMicroelectronics. Intel ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto in crescita del 40% a 2,8 miliardi di dollari, ossia 55 centesimi ad azione, dai 2 miliardi, ossia 39 centesimi, di un anno fa. Positive anche le indicazioni giunte dalle vendite che sono salite dell’8% a 13,8 miliardi di dollari. Il mercato si attendeva profitti per 52 centesimi e ricavi per 13,7 miliardi. Quanto alle prospettive per il trimestre in corso il gruppo si attende un giro d’affari pari a circa 14,4 miliardi. I risultati di Intel, trainati dalla ripresa del comparto dei pc e dall’ottima intonazione di quello tablet, rappresentano un catalizzatore positivo di breve per Stm. La società italo-francese pubblicherà infatti i propri risultati il prossimo 23 luglio.


I dati macro attesi oggi Giovedì 17 luglio 2014 11:00     EUR              Indice dei prezzi al consumo (Annuale) 11:00     EUR              Indice principali prezzi al consumo (Annuale) 11:00     EUR              IPC (Mensile) 14:30     CAD              Acquisti obbligazioni estere dai canadesi 14:30     CAD              Acquisti stranieri di titoli 14:30     USD              Concessioni Edilizie (Mensile) 14:30     USD              Media richieste sussidio disoccupazione in 4 sett. 14:30     USD              Nuovi cantieri edili residenziali  14:30     USD              Permessi di costruzione rilasciati  14:30     USD              Richieste di disoccupazione continua 14:30     USD              Richieste sussidi disoccup. 16:00     USD              Indice produzione FED di Filadelfia   16:00     USD              Occupazione Philly Fed 16:30     USD              Immagazzinamento di Gas Naturale   19:35     USD              Discorso di Bullard Membro del FOMC