Crisi: protesti a 1,3 mld in 2015 (-25%)

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(ANSA) – ROMA, 18 MAR – Protesti in fortissimo calo nel 2015.
    Tra gennaio e dicembre dello scorso anno gli italiani hanno visto 1,3 miliardi di euro in assegni e cambiali rinviate al mittente. Il “buco” è inferiore di quasi il 25% rispetto a quello del 2014 (quando sfiorò la quota di 1,8 miliardi) ed esattamente della metà rispetto al 2013 (quando superò il valore di 2,6 miliardi di euro). E’ la fotografia scattata da Unioncamere-InfoCamere sui dati raccolti dalle Camere di Commercio.
    Il 56% (oltre 733 milioni) riguarda le società, mentre il restante 44% (quasi 579 milioni) è rimasto nelle tasche di cittadini e imprenditori individuali insolventi. L’ulteriore frenata dei “pagherò” scoperti, sottolinea Unioncamere, sembra riflettere la persistente prudenza degli italiani nell’accettare impegni di pagamento, in un quadro di debolezza degli scambi che risente ancora degli effetti della lunga crisi.
   

(ANSA) – ROMA, 18 MAR – Protesti in fortissimo calo nel 2015.
    Tra gennaio e dicembre dello scorso anno gli italiani hanno visto 1,3 miliardi di euro in assegni e cambiali rinviate al mittente. Il “buco” è inferiore di quasi il 25% rispetto a quello del 2014 (quando sfiorò la quota di 1,8 miliardi) ed esattamente della metà rispetto al 2013 (quando superò il valore di 2,6 miliardi di euro). E’ la fotografia scattata da Unioncamere-InfoCamere sui dati raccolti dalle Camere di Commercio.
    Il 56% (oltre 733 milioni) riguarda le società, mentre il restante 44% (quasi 579 milioni) è rimasto nelle tasche di cittadini e imprenditori individuali insolventi. L’ulteriore frenata dei “pagherò” scoperti, sottolinea Unioncamere, sembra riflettere la persistente prudenza degli italiani nell’accettare impegni di pagamento, in un quadro di debolezza degli scambi che risente ancora degli effetti della lunga crisi.