“E’ evidente che viviamo in una fase delicata, la crisi produce effetti molto duri e nasconderlo è un errore. Bisogna però reagire e la Campania lo sta “E’ evidente che viviamo in una fase delicata, la crisi produce effetti molto duri e nasconderlo è un errore. Bisogna però reagire e la Campania lo sta facendo, lo sta facendo meglio di tanti altri nel Paese. Abbiamo rimesso i conti in ordine e avviato politiche di crescita con strumenti moderni ed innovativi”: lo scrive il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in un post sulla propria pagina Facebook. “Quando sono arrivato nel 2010 – aggiunge Caldoro, riferendosi al Forum dell’Ansa al quale ha partecipato ieri con il presidente dell’associazione degli industriali di Napoli, Ambrogio Prezioso, e il presidente di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno), Paolo Scudieri – di fatto mi consegnarono la chiusura dello stabilimento Fiat di Pomigliano, lo stop delle commesse Fincantieri e lo stato di crisi del settore dell’aerospazio. Non ci siamo scoraggiati e ci siamo messi al lavoro. Con i sindacati e con le imprese che hanno avuto, con responsabilità e competenza, un ruolo fondamentale. Oggi in Campania – sottolinea Caldoro – la Fiat produce auto, si varano le navi negli stabilimenti di Fincantieri e si costruiscono aerei. Abbiamo tutelato i livelli occupazionali e l’intero indotto. Non era facile e scontato, ci siamo riusciti e non ci fermiamo perché possiamo fare di più“. “Adesso – afferma Caldoro – bisogna intervenire, insieme, sulla tassazione e sul costo dell’energia. Ed ognuno deve fare la sua parte“. “La Campania non chiede una Irap di vantaggio, che pure avrebbe un senso. Chiediamo di non pagare di più, le nostre imprese non devono subire uno svantaggio competitivo rispetto alle imprese di regioni confinanti. Non vogliamo una Irap di vantaggio ma almeno compensativa. Subiamo regole ottuse. E’ ingiusto e ingiustificabile che ci sia un carico fiscale superiore per le imprese campane“. “La Regione – sottolinea Caldoro – vorrebbe poter utilizzare per misure di compensazione, ma ci devono autorizzare, un po’ di risorse europee che sono già assegnate alla Campania, risorse nostre. Non ci si può trincerare dietro i regolamenti europei: vanno interpretati – conclude Caldoro – o bisogna lavorare per cambiarli“.