Crif, frena la richiesta di credito in Campania: – 3,1 nel 2019. Irpinia in controtendenza: + 3,2

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 In un contesto macro economico caratterizzato da una contrazione complessiva di mercato e dall’introduzione di nuove norme regolamentari, l’ultimo trimestre del 2019 ha fatto registrare una flessione pari a -2,9% del numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane agli istituti di credito rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. A livello di intero anno la variazione delle richieste di credito risulta complessivamente pari a -3,4% rispetto al 2018, rafforzando ulteriormente la dinamica negativa rispetto ai primi trimestri dell’anno.
La dinamica in atto va contestualizzata rispetto allo stato di salute delle imprese italiane che, pur adottando un atteggiamento cauto in una fase caratterizzata da molteplici elementi di incertezza, vede comunque una progressiva diminuzione del numero di fallimenti, dei ritardi nei pagamenti commerciali e un miglioramento del tasso di default, che risulta in contrazione a partire dal 2014.

La situazione nella regione
Se da un lato la propensione delle imprese a richiedere credito per sostenere gli investimenti e l’attività corrente nell’ultimo anno ha segnato una battuta d’arresto a livello nazionale, la dinamica registrata in Campania non risulta molto differente, con una flessione pari a -3,1% rispetto all’anno precedente.
Malgrado questo, considerando il volume complessivo delle richieste in termini assoluti la regione si posiziona al sesto posto nella classifica nazionale guidata dalla Lombardia.
A livello provinciale si registrano però andamenti difformi, con  una crescita a Avellino, pari a +3,2%, mentre la contrazione più marcata si rileva a Benevento (-5,9%), che precede Napoli (-4,5%), Salerno (-2,6%) e Caserta (-1,0%).

Per quanto riguarda l’importo medio dei finanziamenti richiesti dalle imprese, invece, con 58.634 Euro la Campania si colloca al di sotto della media nazionale (65.790 Euro). Il valore più elevato si registra a Salerno, con 66.148 Euro, seguita da Napoli, con 60.489 Euro, e da Avellino, con 55.626 Euro.
Tra le province campane balzo in avanti di Salerno, che con 66.148 Euro mediamente richiesti passa dal 36° posto del 2018 al 23° posto assoluto nel ranking nazionale. È però di Avellino la performance migliore, avendo scalato ben 19 posizioni della classifica (dalla 72^ alla 53^ posizione).
“Anche l’ultimo trimestre del 2019 ha confermato il rallentamento delle richieste di credito presentate dalle imprese, che ha caratterizzato l’intero anno appena concluso malgrado i tassi di interesse applicati continuino a mantenersi sui livelli molto bassi – spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF -. Senza dubbio il mercato del credito alle imprese sta vivendo una fase di forte cambiamento, accelerato anche dall’avvento da un lato di nuove normative e dall’altro di tecnologie innovative. In questo contesto, per le aziende di credito si presenta l’opportunità di adottare soluzioni di open banking per sviluppare nuovi prodotti e occasioni di relazione con la clientela business. Il tutto con logiche che vanno oltre la valutazione del merito creditizio e consentono di accompagnare l’impresa in tutte le fasi del rapporto: dall’aumento di fido alla proposta di servizi non bancari e a valore aggiunto”.