Credito, in Campania il 40% dei cittadini ha un mutuo o un prestito in corso

82

In un contesto che ancora non sembra aver risentito dei molteplici fattori di incertezza derivanti dal conflitto in Ucraina, dall’evoluzione della pandemia, dal rialzo dei tassi e dei costi dell’energia, gli italiani non hanno smesso di rivolgersi agli istituti di credito per sostenere i propri consumi e l’acquisto di un’abitazione.

Per fotografare la dinamica in atto, Mister Credit – l’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori – ha presentato l’aggiornamento relativo al I semestre 2022 della Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo del credito rateale da parte degli italiani.

Dall’analisi dei dati disponibili in EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF, a livello nazionale emerge un costante allargamento della platea di consumatori che risultano avere almeno un contratto di finanziamento attivo, pari al 46,0% della popolazione maggiorenne (+7,6% rispetto a un anno fa). La dinamica in atto riflette la ripresa dei consumi e degli acquisti sostenuti da un finanziamento e, soprattutto, dello sviluppo dei prestiti small ticket stimolati da condizioni di offerta favorevoli.

Al contempo resta elevata la sostenibilità del debito, con il tasso di default a 90 giorni per il credito al dettaglio che nell’ultima rilevazione di CRIF si è attestato all’1,1%, sui livelli più contenuti degli ultimi anni. Nello specifico, per i mutui immobiliari il tasso di default risulta pari allo 0,7% contro lo 0,8% dei prestiti personali e l’1,8% dei prestiti finalizzati.

L’elevata capacità di far fronte agli impegni è favorita anche dal costante calo dell’importo delle rate rimborsate ogni mese, che nel primo semestre dell’anno a livello nazionale è sceso a 305 euro (-4,5% rispetto al 2011 e ben lontana dai 356 Euro del 2017), e dalla contemporanea contrazione dell’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – che a fine giugno risultava pari a 31.893 euro malgrado un’incidenza dei mutui immobiliari ancora superiore al 20%.

“In questa prima parte dell’anno sia l’importo della rata mensile sia l’esposizione residua risultano in ulteriore contrazione non solo per la tendenza a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato, ma anche per la minore incidenza dei contratti di mutuo all’interno del portafoglio delle famiglie a vantaggio dei prestiti di piccolo importo – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF -. Nel complesso sono i prestiti finalizzati all’acquisto di auto, moto, elettrodomestici, articoli di arredamento, ma anche di beni e servizi di valore contenuto come la telefonia o i prodotti di elettronica, a risultare la forma di finanziamento più diffusa”.

LA MAPPA DEL CREDITO IN CAMPANIA

Entrando nel dettaglio della Campania, dall’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito di CRIF-MisterCredit emerge che nel I semestre 2022 il 39,8% dei cittadini maggiorenni risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, al di sotto della media nazionale (pari al 46,0%).

In Regione l’importo medio delle rate rimborsate ogni mese è pari a 289 euro (in calo rispetto ai 298 euro di un anno fa), mentre l’esposizione residua per estinguere i finanziamenti attivi è pari a 26.552 euro (anch’essa in calo rispetto ai 27.032 euro del 2021).

Nel complesso la rata media rimborsata ogni mese e l’esposizione residua restano inferiori rispetto ai valori registrati a livello nazionale anche in virtù della minore incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie, pari al 15,0% dei contratti attivi, cui sovente si accompagnano anche valori di compravendita degli immobili più contenuti. I finanziamenti più diffusi in regione restano comunque i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, con il 53,8% del totale, mentre i prestiti personali spiegano il restante 31,2%.

IL DETTAGLIO PER PROVINCIA

A livello provinciale, Napoli si conferma in vetta alla graduatoria regionale relativamente alla quota di popolazione maggiorenne con almeno un finanziamento attivo, con il 43,9% del totale, in crescita rispetto al 39,7% di un anno fa. Seguono Caserta, con il 42,6%, e Salerno, con il 39,1%.

CASERTA 42,6%
BENEVENTO 35,9%
NAPOLI 43,9%
AVELLINO 37,6%
SALERNO 39,1%
Tot Campania 39,8%

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Relativamente all’importo delle rate rimborsate ogni mese, invece, con 313 euro di media Salerno scala la graduatoria regionale malgrado una lieve flessione rispetto al corrispondente periodo del 2021, quando il valore registrato era risultato pari a 326 euro.

Seguono nell’ordine Benevento, con 297 euro di media e Avellino, con 284 euro. Fanalini di coda nel ranking regionale sono Napoli e Caserta, rispettivamente con 282 e 268 euro.

CASERTA € 268
BENEVENTO € 297
NAPOLI € 282
AVELLINO € 284
SALERNO € 313
Tot Campania € 289

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Con 30.082 euro di media è Napoli a far segnare l’esposizione residua più elevata (in calo rispetto ai 30.744 Euro di un anno fa). Seguono Salerno, con 29.855 euro (contro i 30.430 euro di un anno fa), Avellino, con 24.442 euro, Benevento, con 24.310 euro, e Caserta, con 24.069 Euro.

CASERTA 24.069 €
BENEVENTO 24.310 €
NAPOLI 30.082 €
AVELLINO 24.442 €
SALERNO 29.855 €
Tot Campania 26.552 €

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Valori più bassi della media nazionale relativamente a rata mensile ed esposizione residua dipendono anche dalla bassa incidenza dei mutui nel portafoglio delle famiglie campane, con la provincia di Salerno a guidare la classifica regionale con una quota del 17,8% sul totale dei contratti attivi.

“L’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito conferma il progressivo ma costante ampliamento del numero di consumatori che hanno scelto di ricorrere al credito bancario per finanziare l’investimento sulla casa o per sostenere i propri progetti di spesa ed esigenze familiari – conclude Beatrice Rubini –. In questa delicata fase, il calo della rata mensile e dell’esposizione residua contribuisce a mantenere elevata la sostenibilità degli impegni finanziari in carico alle famiglie ma bisognerà valutare nei prossimi mesi l’impatto delle tensioni geo-politiche e del rialzo dell’inflazione e dei tassi sul bilancio delle famiglie”.