Credito: Gafi Sud in Rete Fidi Italia

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C’è anche la Campania nel progetto che ha unito 10 tra i confidi maggiori del Nord, del Centro e del Sud Italia ed il Fondo Interconsortile (Igi): Ga.Fi. Sud, organismo di garanzia presieduto da Rosario Caputo, ha sottoscritto il contratto di “Rete Fidi Italia”, prima rete di Confidi vigilati da Bankitalia nata sotto l’egida di Federconfidi, l’associazione nazionale dei consorzi fidi di emanazione confindustriale. Ne dà notizia un comunicato. ”Soddisfazione doppia per Ga.Fi. Sud – si sottolinea – in quanto il direttore generale Michele Izzo è stato eletto tra i componenti del Comitato di gestione di Rete Fidi Italia”. Ammontano a oltre 3 miliardi i finanziamenti complessivamente garantiti nell’interesse di più di 40.000 imprese associate ai consorzi fidi partecipanti al contratto di rete. La finalità principale della Rete, si rileva, ”è quella di consentire ai confidi di lavorare insieme, collaborare fattivamente e favorire un’aggregazione di sistema, tanto più necessaria alla luce della nuova normativa di vigilanza di Bankitalia, che impone standard organizzativi ancora più alti e richiede ai confidi di essere più strutturati”. Un accordo, si rileva nellaa nota, ”che consente di creare sinergie e mettere a fattor comune numerose attività, lasciando ad ogni confidi l’autonomia necessaria, l’imprescindibile vicinanza con il territorio di appartenenza e, di conseguenza, la conoscenza profonda del tessuto imprenditoriale locale”. Rosario CaputoL’istituzione di un network aggregante i principali dieci confidi italiani – dice Caputo – rappresenta un passo molto importante per l’intero sistema. La comunità d’intenti dei dieci Confidi più rappresentativi sul territorio nazionale sarà un fattore determinante ed accresce, indubbiamente, il peso specifico anche dei singoli organismi componenti la Rete. Contrariamente ad alcuni soggetti istituzionali, stiamo dimostrando di saper ‘Fare Sistema’ e, forti di ciò, faremo sentire la nostra voce affinché, in materia di accesso al credito, le istanze delle piccole e medie imprese non restino inascoltate“.