Credito, Bce frena sull’ipotesi di stop al rialzo dei tassi d’interesse

2751

Potrebbe essere troppo presto per una pausa nei rialzi dei tassi di interesse da parte della Bce poiché uno stop anticipato nella lotta contro l’inflazione potrebbe costringere la banca a esercitare ancora più pressione sull’economia in seguito.

Lo dice il membro del consiglio direttivo dell’Eurotower nonché governatore della Banca Centrale lettone Martins Kazaks a Reuters. La Bce ha alzato i tassi in ciascuna delle ultime nove riunioni per arrestare l’inflazione galoppante, ma i banchieri centrali stanno valutando una pausa nella riunione di settembre a causa dei rischi di recessione.

“Alla luce delle informazioni che abbiamo ora, ovviamente ci sono altri dati in arrivo, direi che un altro modesto aumento sarebbe un gioco più sicuro, piuttosto che ritardarlo e quindi rischiare di dover fare molto di più nel corso dell’anno o all’inizio del prossimo anno”, spiega Kazaks a Reuters a margine dell’incontro annuale dei banchieri centrali e degli economisti a Jackson Hole, nel Wyoming.

I mercati sono equilibrati e valutano al 50 per cento la probabilità di un altro rialzo a settembre (sarebbe il decimo), ma un movimento entro la fine dell’anno è considerato molto probabile. “Possiamo tagliare i tassi se li aumentiamo troppo e possiamo tagliarli abbastanza presto”, ha spiegato “ma se abbiamo fatto troppo poco, allora forse dovremo aumentarli ancora di più, quindi è meglio farlo prima che poi”.

Tuttavia, il governatore della banca centrale lettone aggiunge che si presenterà alla riunione del 14 settembre con una mente aperta e che avrà bisogno di vedere le nuove proiezioni prima di decidere. I mercati prevedono un taglio dei tassi solo nella seconda metà del 2024 e Kazaks ha affermato di non considerarlo incoerente con le prospettive macroeconomiche.