Credibilità? Giorno dopo giorno, sempre più una chimera

in foto Mario Draghi durante il voto di fiducia in Senato il 20 luglio 2022 (Imagoeconomica)

Il contenuto della conferenza stampa tenuta giovedì sera dal premier Draghi molto probabilmente, per coloro che hanno avuto modo di seguirla in Tv, avrà provocato lo stesso effetto di una ventata fresca alla fine di una giornata torrida, come quella stessa giornata è stata. Andando al sodo, il Consiglio dei Ministri di ieri ha varato una manovra da circa quindici miliardi di euro senza scostamento di bilancio. Non è questo il contesto adatto alla disamina delle decisioni che hanno dato vita a un impegno finanziario che definire eccezionale, come ha fatto il Capo del Governo, non rende fino in fondo l’importanza del provvedimento. Può essere invece importante rimarcare che il primo Ministro si è detto in qualche modo tranquillo di un miglioramento già in atto dell’economia del Paese. Appare piuttosto di maggiore opportunità cercare di individuare la ratio che ha originato quella decisione di spesa. La stessa, per la sua portata straordinaria, avrà senz’altro causato non pochi patemi d’animo anche all’ ideatore, un banchiere centrale più che navigato quale è il Professor Draghi. Qui si impone riportare il ragionamento a alta voce del Signor Bianchi, responsabile per la cura dei rapporti con la parrocchia del Comune di Eboli e quello analogo della Casalinga di Voghera, il suo ormai è un nome di battaglia. Questa la sostanza: un governo dimissionario, con tutto lo zelo possibile e immaginabile, fino all’ insediamento del nuovo, solitamente si limita a una sorta di tirare a campare. Questa volta ciò che sembra trasparire si pone agli antipodi: canto del cigno o prodromi di un ritorno in campo di Capitan Draghi e della sua task force?
L’uscita dallo stretto che si è creato seguendo la seconda strada non è da scartare tout court. Cosa sta offrendo il parterre alternativo non merita nemmeno di essere preso in considerazione. Nei deliri di molti degli aspiranti al soglio laico, non c’è nemmeno l’ombra di un background che lasci intravedere la concretizzazione di un programma diverso dalla scaletta di un circo di periferia. Quanto invece appare con prepotenza nelle esibizioni di quei descamisados di ogni genere é la loro banalità unita alla goffaggine. Tanto che sfocia quasi sempre in comportamenti incivili guarniti da un linguaggio da trivio, insopportabili anche per i parcheggiatori abusivi più aggressivi. Con la differenza che questi ultimi non aspirano a alte cariche.
Al momento non resta altro da fare che seguire con fiducia gli sviluppi della situazione. Del resto sono tanti gli argomenti, quasi tutti non adatti al relax sotto l’ombrellone o al fresco di una baita, che terranno impegnata la mente dell’umanità. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Quello più recente é la reazione del governo di Pechino alla visita della Speaker della Camera americana, la Signora Pelosi, ai governanti di Taiwan. È stata messa in atto un’altra “operazione militare speciale”, come se non bastasse e avanzasse quella che, rivelatasi subito una vera e propria guerra, é stata messa in piedi dalla Russia verso l’ Ucraina e continua in crescendo. Tra l’atro quello che fu il Celeste Impero, con l’arroganza di chi si trova per capriccio del destino in posizione dominante, si è spinto a compiere azioni belliche anche nel mare del Giappone. Certi attriti, come quelli tra le potenze appena citate, vengono da lontano e, con buona probabilità, sono destinati a durare a lungo. Seppur sopiti, basta il pretesto più banale per risvegliarli. Serve altro perché l’estate trascorra senza monotonia? L’ augurio é che quanto sopra possa bastare. Se così non fosse, potranno soccorrere le riviste di enigmistica: seppur di fantasia, anche gli esercizi che esse contengono sono veri e propri rompicapo.