Creatività e impresa, Ala for Art premia Luciferasi di Alberto Tadiello

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in foto Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna

Il progetto Luciferasi di Alberto Tadiello è il vincitore della seconda edizione di ALA Art Prize, il premio promosso da ALA – azienda leader in Italia e a livello globale nella logistica avanzata e nella distribuzione di componenti meccanici di precisione e minuterie per il mercato aerospaziale, aeronautico e per i mercati industriali ad alto contenuto tecnologico. L’opera è stata selezionata dal Comitato Scientifico composto da Giovanni Carmine, Direttore della Kunst Halle di San Gallo e curatore di Art Basel Unlimited, Eugenio Viola, Chief Curator del MAMBO di Bogotà e curatore del Padiglione Italia 2022 alla 59^ Biennale di Venezia e Alessia Volpe, curatrice indipendente e Direttrice della Galleria Ciaccia Levi di Parigi, tra le proposte arrivate da artisti italiani e stranieri under 40 attivi su tutto il territorio italiano. Hanno partecipato al processo di selezione del vincitore anche i dipendenti di ALA, coinvolti nella votazione dell’opera che andrà ad arricchire la collezione permanente esposta negli spazi comuni dell’azienda.
“Obiettivo del progetto è anche quest’anno – si legge in una nota –  quello di creare una relazione tra opera, artista e tutte le persone che vivono gli spazi aziendali, stimolando un dialogo tra arte, impresa e creatività contemporanea”. Alberto Tadiello, 41 anni, lavora sulla relazione tra naturale e artificiale, traducendo le manifestazioni fisiche dell’energia e delle tensioni in sculture e installazioni.
Per questa seconda edizione del premio ALA For Art ha chiesto ai partecipanti di proporre un’opera che rispondesse a un tema “il tempo di volo – T.o.F”, dall’inglese Time Of Flight, termine che indica la misura del tempo impiegato da un oggetto, una particella o un’onda – acustica, elettromagnetica o di altro tipo – per percorrere una certa distanza in un mezzo determinato.
“Il “tempo di volo” – è scritto nella motivazione del premio – è interpretato da Tadiello come una differita, una latenza, come quell’intervallo di tempo che intercorre fra il momento in cui viene inviato un input/segnale al sistema e il momento in cui è disponibile il suo output. Questa durata, misurata in millisecondi, è testimonianza di una distanza. La latenza è anche, e soprattutto, un’esperienza che facciamo tutti, quotidianamente all’interno dei nostri device e sistemi comunicativi. L’opera vincitrice, Luciferasi – che evoca nel titolo il nome di un enzima responsabile dei processi di bioluminescenza – è, secondo Tadiello, un tentativo di rivelazione. Il lavoro si propone di rendere visibile l’andamento dei flussi di dati internet che scorrono all’interno dell’edificio e dell’azienda ALA”.
Secondo il Comitato Scientifico di ALA Art Prize “Alberto Tadiello ha costruito, negli anni, attraverso una ricerca coerente, una sua propria cifra stilistica, situata all’intersezione di natura e tecnologia. Luciferasi, l’opera da lui proposta per la seconda edizione di ALA Art Prize, propone una visione suggestiva dei processi di luminescenza legati al mondo naturale, invitandoci a considerare la possibilità di recuperare un’esperienza, ormai perduta, legata al “sublime”, attraverso un utilizzo sapiente della tecnologia.
L’intervento proposto da Tadiello per gli spazi di ALA rende inoltre visibile e tangibili – in maniera dinamica e poetica – sia l’attività lavorativa all’interno dell’azienda che uno dei fattori fondamentali di cui è fatta la contemporaneità: i dati digitali. La proposta dell’artista diventa quindi anche un ritratto del luogo ed un commento sul mondo odierno. La rete virtuale, quale principale luogo di scambio e comunicazione (l’assoluta dipendenza da essa in funzioni sia personali sia professionali, l’immediata frustrazione per un potenziale malfunzionamento o semplice rallentamento), diviene rete fisica attraverso una suggestione che Alberto Tadiello riceve dalle manifestazioni luminose di esseri animali e vegetali: natura e tecnologia insieme, in quest’opera che è presenza tattile di un’esperienza umana sistematica”.
Nelle prossime settimane l’artista inizierà la produzione dell’opera che verrà presentata a settembre presso la sede di ALA nella Mostra d’Oltremare di Napoli. Luciferasi si unirà ai lavori di Mariangela Levita, vincitrice di ALA Art Prize 2021 con UP, e di Andrea Bolognino, Antonio Della Guardia e Giorgia Garzilli — artisti selezionati tra i partecipanti della I edizione del premio — acquisiti grazie all’ALA For Art Acquisition Program, avviato quest’anno con lo scopo di arricchire la collezione ALA.

L’artista
Alberto Tadiello (Montecchio Maggiore, Vicenza, 1983), laureato all’Università IUAV di Venezia nel 2007, ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui: “T2 – Torino Triennale. 50 lune di Saturno”, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2008; “Science versus Fiction”, Bétonsalon, Parigi, 2009; “Experimental Station”, CA2M – Centro de Arte Dos de Mayo, Madrid, 2011; “Terre vulnerabili”, Hangar Bicocca, Milano, 2011; “Sound Art. Sound as a Medium of Art”, ZKM, Karlsruhe, 2012; “HIGH GOSPEL”, Museo di Villa Croce, Genova, 2012; “Art or Sound”, Ca’ Corner della Regina, Fondazione Prada, Venezia, 2014; “That’s IT!”, MAMbo, Bologna, 2018. Nel 2009 è stato proclamato vincitore della settima edizione del Premio Furla, e nel 2011 del New York Prize.
Ha preso parte a diversi programmi di residenza, organizzati da Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), Gasworks International Residency Programme (Londra), Villa Arson (Nizza), HIAP – Helsinki International Artist Programme (Helsinki), Viafarini (Milano) e ISCP – International Studio & Curatorial Program (New York).