Covisian, a rischio 126 addetti del contact center campano dell’Inps

1504

l servizio di Contact Center INPS – Agenzia delle Entrate è attualmente gestito, attraverso una proroga contrattuale, con scadenza 31 dicembre 2019, da una RTI composta dalle società Transcom Worldwide, Covisian e Indra con il supporto di diverse società subappaltatrici tra cui, la più rilevante, è Almaviva Contact.In data 8/5/2017 INPS – Agenzia delle Entrate per assegnare nuovamente il servizio ha pubblicato un bando di gara prevedendo nello stesso, a tutela dei lavoratori, l’applicazione della “clausola sociale” introdotta nell’ordinamento italiano dalla legge 11/2016 per il settore dei call center.
Lo scorso 13 marzo Comdata fu dichiarata società aggiudicataria grazie a uno sconto dell’81% per la componente ribassabile della base d’asta, con al contempo l’obbligo dell’assunzione dei lavoratori in carico alle società uscenti nella gestione del servizio come previsto dalla “clausola sociale”.
Al momento per la non corretta e totale applicazione della “clausola sociale” da parte di Comdata, come in più occasioni già emerso in diversi confronti con le rappresentanze sindacali, Covisian valuta a rischio impiego 258 dei suoi lavoratori (126 quelli campani, impiegati presso la sede di Arzano in provincia di Napoli), in diverse sedi italiane, su un totale di 728 attualmente impiegati sulla commessa INPS – Agenzia delle Entrate.
Covisian come già contestato ed evidenziato in più occasioni, anche attraverso due ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, ritiene che i forti ribassi di prezzo applicati da Comdata abbiano come potenziali conseguenze: una gestione strutturale in perdita della commessa, creando una grave distorsione della situazione concorrenziale del settore oltre a mettere a rischio la qualità del servizio reso da INPS – Agenzia delle Entrate ai cittadini; un tentativo di recupero della profittabilità con una non corretta applicazione della “clausola sociale” attraverso tattiche e diverse azioni per non assicurare la piena occupazione dei lavoratori aventi diritto. Proprio con questa consapevolezza, Covisian ha deciso, per mero spirito di autotutela, di avviare le procedure di licenziamento collettivo del personale coinvolto sulla commessa.