Covid, tamponi a prezzi ridotti: intesa Ordine dei Medici-Federlab

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(foto da Pixabay)

Convenzione tra l’Ordine dei medici di Napoli e Federlab per garantire ai medici tamponi molecolari a prezzi ridotti. Potranno usufruire delle agevolazioni della convenzione i medici e gli odontoiatri iscritti all’Omceo Napoli ma anche i loro dipendenti e collaboratori e i familiari. “È un sostegno concreto – affermano il presidente e dell’Ordine Silvestro Scotti e il vice presidente Bruno Zuccarelli – per essere al fianco di tutti gli iscritti, ai loro dipendenti e ai loro familiari in un momento tanto drammatico e complesso che vede coinvolti non solo i medici per la loro esposizione professionale ma anche tutti i soggetti che per motivi familiari o professionali hanno contatto con loro”. Intanto continua la trasmissione settimanale alle tre Asl di Napoli e provincia delle liste dei medici liberi professionisti, pensionati e giovani medici che chiedono di essere sottoposti ai vaccini anti covid. “Un lavoro – ricorda Scotti – che l’Ordine sta portando avanti con grande attenzione nel rispetto delle giuste richieste che arrivano dai colleghi, sia giovani che meno giovani”. I dati della scorsa settimana certificano le richieste di 3.583 medici giunte all’Ordine di Napoli e trasferite alle Asl di competenza: di questi 2.108 alla Asl Napoli 1 Centro, 521 alla Asl Napoli 2 Nord e 954 alla Napoli 3 Sud. “Sono numeri importanti – sottolinea Zuccarelli – ai quali si sommano settimana dopo settimana nuove adesioni. Tutte puntualmente prese in carico dagli uffici dell’Ordine e trasmesse alle Asl di competenza residenziale del medico richiedente”. La progressione, alle 12 di sabato 30 gennaio, ha fatto contabilizzare altre 409 richieste delle quali 222 trasmesse alla Asl Napoli 1 Centro, 68 alla Napoli 2 Nord e 119 Napoli 3 Sud. Un lavoro di raccordo che andrà avanti fino a quando tutte le domande non saranno state accolte e traferite. Spetterà poi alle Asl definire le modalità e i tempi di convocazione dei medici anche in base alla quantità e disponibilità delle dosi da somministrare, che variano da Asl ad Asl. “La sola Asl Napoli 1 – conclude Scotti – dovrà occuparsi del 60 per cento delle richieste totali e quindi i tempi potrenderò essere più lunghi, ma siamo certi che tutti i nostri iscritti saranno chiamati per essere vaccinati e vigileremo su questo”.