Covid, Pregliasco: “Non si è raffreddorizzato, giusta prudenza su quarantena”

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(Adnkronos) – Mantenere invariati i tempi di quarantena per le persone positive a Covid-19 è “un aspetto importante di prudenza” secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, “in una fase in cui il ‘liberi tutti’ potrebbe causare qualche guaio”. Perché se è vero che la ‘famiglia’ di varianti “Omicron è un po’ più buona, oltre un terzo meno cattiva, anche lei può creare problemi. Il virus non si è ancora ‘raffreddorizzato'”, precisa all’Adnkronos Salute il docente dell’università Statale di Milano. 

Il ministero della Salute ha chiarito che, anche dopo l’entrata in vigore, il primo aprile, delle nuove regole anti-Covid successive alla fine dello stato d’emergenza, sull’isolamento dei contagiati da Sars-CoV-2 varrà quanto previsto dalla circolare ministeriale del 4 febbraio scorso: i positivi dovranno aspettare 7 giorni (10 se non vaccinati) prima di fare un tampone, test che dovrà essere negativo per poter porre fine alla quarantena. “Credo che sia una giusta attenzione rispetto a quello che stiamo vedendo – sottolinea Pregliasco – con un aumento” non solo dei positivi, ma “anche dei casi di pazienti ricoverati. Un incremento che era ovvio attendersi, considerando che da diversi giorni ormai aumentano i casi”.  

“E’ vero – ammette l’esperto – i ricoveri crescono in proporzione sicuramente ben minore rispetto alle prime ondate”, appunto “grazie a un virus Omicron un po’ più buono” e a “una copertura vaccinale molto ampia”. Ma proprio perché non siamo ancora davanti a un ‘semplice raffreddore’, per il medico “è corretto mantenere una progressione sistematica” degli allentamenti e monitorare i dati.