Covid, come curare prima e meglio i danni ai polmoni: presentata al Cotugno una terapia innovativa

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“I pazienti sono guariti prima, usciti in meta’ del tempo circa e con meno danni dovuti alle conseguenze dell’attacco del virus”: e’ questo, informa una nota, il cuore dello studio – presentato ieri, in un’audizione davanti alla commissione Sanita’ e Sicurezza Sociale della Regione Campania – che Rigenethics ha appena concluso presso l’Ospedale Cotugno di Napoli, con l’obiettivo primario “di sperimentare gli effetti mirati di una terapia innovativa sull’apparato respiratorio danneggiato dal Covid19, al fine di dimostrare gli effetti virostatici-antinfiammatori-immunomodulanti della tecnologia adottata, gestita da un software specifico installato su generatori di campi elettromagnetici ultra-deboli a bassissima frequenza”. “Il software – spiega sempre Rigenethics – ha dimostrato di essere in grado di sequenziare e modulare i segnali necessari al compimento degli effetti sopra citati: i segnali erogati dai dispositivi hanno il fine di modificare i gradienti elettrici cellulari per attivare le sequenze di cascate chimiche necessarie ad ottenere gli effetti ricercati e attesi. Il fine dimostrato e’ stato quello della lotta alla patologia ed il sostegno alla terapia farmacologica in uso nei reparti, come previsto dal protocollo di ricerca. Questo studio di fase II, randomizzato in open label a gruppi paralleli autorizzato dal Comitato Etico degli Ospedali dei Colli, ha permesso inoltre, di generare linee guida chiare e specifiche, basate sulle evidenze, per il trattamento dei pazienti”. In sostanza, si osserva ancora, “i risultati clinici, ottenuti ed evidenziati durante lo studio, si basano esattamente sul miglioramento della funzionalita’ respiratoria dei pazienti trattati. Pertanto, sulla popolazione eterogenea di pazienti trattati, rispetto al gruppo di controllo, che andavano da un impegno polmonare piu’ moderato fino ad arrivare a casi piu’ gravi, si e’ riscontrato un miglioramento della funzionalita’ respiratoria sin dalla 5/6 giornata di ricovero. Si e’ inoltre dimostrato un tempo di dimissione dei pazienti ricoverati generalmente inferiore del 30/40%”. “I risultati ottenuti sono confortati da piu’ di 130 pubblicazioni internazionali relative all’utilizzo in ambito rigenerativo e terapeutico delle onde elettromagnetiche a bassissima intensita’ che notoriamente non hanno effetti collaterali. Lo studio effettuato dall’italiana Rigenethics – si legge ancora nella nota – e’ un unicum basato sull’utilizzo di sequenze individuate ad hoc e gestite da software creati appositamente”.