Counselling, a Napoli giornata di studio con esperti e istituzioni

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Come si può migliorare la propria qualità di vita grazie al sostegno di un counsellor? A questa domanda si cercherà di dare una risposta nel corso del convegno “Il Counselling incontra il sociale e le organizzazioni”, organizzato a Napoli oggi, presso l’hotel Ramada in via Galileo Ferraris, a partire dalle 9.30. Nella giornata di studio si confronteranno esperti del settore, ma anche esponenti del mondo scientifico e delle istituzioni. Counsellor professionisti illustreranno i propri successi lavorativi in settori che vanno da quello scolastico, a quello aziendale e della formazione professionale. Cesare Fregola, presidente del Cncp (Coordinamento nazionale counsellor professionisti) terrà una relazione su “Counselling: Condizioni e opportunità per la professione”, mentre la lectio magistralis di Antonio Gentile sarà “Esserci in una relazione d’aiuto: il counsellor tra setting e motivazione”. Lo psichiatra e docente universitario Raffaele Sperandeo, invece, tratterà il tema de “Il counselling nella società post umana: il contributo dell’intelligenza artificiale”. Interventi del presidente del Consorzio Forma, Armando Mauro e della dirigente scolastica, Rossella Stornaiuolo. L’assessore alla Formazione e alle Pari opportunità della Regione Campania, Chiara Marciani, concluderà la sessione mattutina del convegno. “Per la prima volta apriamo i nostri lavori a chi non è counsellor – dice Pasquale Paglionico, coordinatore del Cncp Campania e Molise – vogliamo iniziare a lavorare per costruire una rete di collaborazione con le istituzioni. E’ nostra intenzione offrire le competenze dei counsellor per poter dare maggiore supporto nel Welfare, nelle scuole, nelle aziende e nelle organizzazioni del terzo settore e stiamo lavorando affinché, anche presso gli Enti locali, ci sia un potenziamento nell’utilizzo delle nostre figure professionali”. La tecnica di aiuto del counselling nacque negli Stati Uniti. Nel 1951, il termine counselling fu usato da Carl R. Rogers per indicare una relazione nella quale il cliente è assistito nelle proprie difficoltà, senza rinunciare alla libertà di scelta e alla propria responsabilità. Da allora la figura del counsellor si è diffusa moltissimo soprattutto nei Paesi anglosassoni e, in seguito, anche in Italia dove, dagli anni ’90, si sono costituite le prime associazioni per promuovere il counselling.