Costruzioni, Campania a picco: 12.000 posti in fumo in un anno

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“Il settore delle costruzioni in Campania continua la sua corsa verso il basso. In Campania i dati delle Casse Edili ci consegnano un quadro negativo: nel semestre ottobre 2015 – marzo 2016 gli addetti erano 48.627, nello stesso semestre 2016-2017 sono scesi a 36.751. Nello periodo pre-crisi, ovvero nello stesso semestre 2007-2008 erano 90.360. La massa salari (la ricchezza prodotta in termini di reddito per i lavoratori) nel 2015-16 è stata di 232.060.000, mentre nel 2016-2017, 209.176.000, per una riduzione di 22.884.000, pari al 10% circa. Nello stesso semestre anno 2007-2008 la ricchezza reddituale prodotta dal settore era di 635.270.000 euro, una perdita pari al 33%”. E’ quanto riferisce il segretario generale della Fillea-Cgil Campania, Giovanni Sannino presentando un report. “Il salario medio lordo semestrale di un operaio edile – precisa Sannino – risulta oggi di 5.688 euro, nel 2016 di 5.104, nel 2010 era di 7.550. Le aziende attive, nel 2016 erano 11.974, oggi sono 10.750: sono scomparse 1224 ditte edili. Nel 2008/2009 le aziende attive erano 16.835, da allora ne sono state cancellate 6.085, a causa degli effetti perversi della crisi, delle difficoltà di accedere al credito, dell’invasività della criminalità camorristica, dei ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione. L’emorragia ha riguardato molte imprese sane e corrette verso le regole”. “Le ore lavorate nel 2016/2017 – continua Sannino – sono state 16.632.296, rispetto alle 26.358.000 del 2010/21011 Le ore denunciate nelle Casse Edili risultano non superiori a 80 su base mensile, a fronte delle 176 ore previste dal contratto di lavoro. Tutto ciò palesa una evidente evasione ed elusione da parte delle aziende nei confronti degli Enti di settore e dell’INPS. Come si vede un quadro per niente rassicurante, un’agonia senza fine. Dopo una timida ripresa nell’autunno del 2016, si è ritornati ad un punto di non ritorno, irreversibile, se non si interviene con investimenti, dando operatività ai tanti progetti e programmi annunciati. Dal Patto per la Campania a quello per Napoli, al Grande Intervento di Manutenzione e Sicurezza Casa Italia, al progetto Unesco Centro Storico di Napoli, al piano periferie, all’intervento sull’edilizia scolastica”.